Tari colpisce in Italia le famiglie più povere, parola di Bankitalia
Da Editorial Staff
Dicembre 14, 2018
In Italia la Tari, tassa che finanzia i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, colpisce maggiormente le famiglie più povere. A rilevarlo è stata Bankitalia che, di conseguenza, ritene necessario agire sulla tassa rimodulando le modalità calcolo e di prelievo basandosi sulla produzione effettiva dei rifiuti e non sul nucleo familiare e sulle dimensioni dell’immobile a prescindere peraltro dal suo valore.
Codacons sulla Tari, tariffa commisurata anche alla qualità del servizio
Sul Rapporto di Bankitalia è intervenuto con una nota il Codacons sostenendo di essere d’accordo sul fatto che effettivamente la Tari pesa maggiormente sulle tasche delle famiglie meno abbienti, e che per ripristinare equità non solo serve calcolare la tariffa in base alla produzione di rifiuti, ma anche in ragione di quelli che sono i livelli di qualità del servizio.
La Tari, secondo l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti, deve essere tale che in automatico scenda nel caso in cui nella gestione dei rifiuti ci siano dei disservizi. L’esempio lampante per il Codacons è rappresentato da Roma dove i residenti, pur pagando la Tari più alta d’Italia, ricevono il servizio peggiore del Paese. ‘Una vera e propria ingiustizia che va sanata modificando i criteri di determinazione della tassa’, ha altresì messo in evidenza Carlo Rienzi, il Presidente del Codacons.
Cambio sistema di calcolo della Tari anche per un maggior rispetto dell’ambiente
Secondo la Banca d’Italia, tra l’altro, la variazione del sistema di calcolo della Tari, affinché questa non pesi maggiormente sui ceti meno abbienti, sarebbe tale anche da incentivare un uso più responsabile delle risorse ambientali.
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