Storia e caratteristiche del Bitcoin: cosa c’è da sapere per investire nella criptovaluta più famosa
Da Editorial Staff
Maggio 11, 2020
Tra i risparmiatori di tutto il mondo, un asset, più di altri, ha catturato la loro attenzione negli ultimi dieci anni: le criptovalute. In questo periodo si parla frequentemente se il Bitcoin Era sia un metodo efficace per ottenere lauti guadagni in questo campo. Ma per avere un’idea in merito, è opportuno conoscere cosa sia il Bitcoin, ovvero la criptovaluta più nota e scambiata al mondo.
Esso è una valuta digitale, che si può scambiare solo elettronicamente: a differenza delle monete fisiche, di conseguenza, non esiste una versione cartacea. Negli ultimi mesi, però, alcuni dei più importanti player informatici, come – ad esempio – Microsoft, la utilizzano come metodo di pagamento per la vendita di alcuni prodotti presenti nel proprio e-store, a testimonianza di come l’utilizzo del Bitcoin sia in costante ascesa.
La nascita del Bitcoin: aleggia il mistero sul nome dell’inventore
Questa criptovaluta è stata creata da un programmatore anonimo nel lontano gennaio del 2009, che si inventò un nome di fantasia (Satoshi Nakamoto) per lanciarlo in rete. Ancora oggi, nonostante siano passati oltre dieci anni, aleggia il più stretto riserbo e mistero su chi sia stato, effettivamente, l’inventore del Bitcoin, nonostante, a riguardo, siano state fatte mille e più supposizioni.
Spulciando in rete, si possono recuperare alcune informazioni su questo fantomatico Nakamoto, che, all’epoca del lancio del Bitcoin, veniva identificato come un informatico giapponese di 37 anni. Questo profilo, però, cozza con l’operatività svolta dall’inventore: i suoi codici non sono mai stati etichettati in giapponese, ma in un inglese a dir poco perfetto. Anomalie che non sono sfuggiti agli amanti delle cripto, che hanno derubricato Satoshi Nakamoto ad un semplice pseudonimo atto a coprire la reale identità dell’inventore.
Sta di fatto che, a poco più di un anno dalla sua invenzione, Nakamoto lasciò la guida dei Bitcoin ad un ristretto numero di persone guidate da Gavin Andresen, nominato dallo stesso Satoshi come sviluppatore capo del progetto. Sin dall’inizio, Andresen si è battuto per perfezionare la decentralità del Bitcoin, al fine che lo stesso, come fortemente voluto dall’inventore, restasse totalmente indipendente.
Quest’ultimo aspetto, a detti di alcuni esperti finanziari, costituirebbe un punto di forza di questa criptovaluta: nessuna autorità, infatti, può interferire nella negoziazione di Bitcoin, mettendolo al riparo da eventuali politiche economiche espansionistiche o restrittive che potrebbero, potenzialmente, renderlo meno appetibile a chi lo possiede. Nonostante ciò, il Bitcoin è un asset assolutamente trasparente: tutte le transazioni vengono pubblicate in rete.
Trasparenza e sicurezza: elementi cardine nell’operatività in Bitcoin
L’ente contabile, se tale si può definire, del Bitcoin è il blockchain, che contiene tutte le transazioni avvenute dalla propria creazione sino ad oggi. Questa trasparenza è propedeutica ad evitare possibili manipolazioni o frodi: trattandosi, il blockchain, di un registro pubblico, eventuali manipolazioni o tentativi di hackeraggio sarebbero facilmente rintracciabili.
La sicurezza nell’investire in Bitcoin, inoltre, è garantita dal fatto che l’utente, in qualsiasi momento del giorno, può verificare la validità di ogni singola transazione. Esse, oltretutto, complice un sistema di verifiche e controlli particolarmente sofisticato, vanno in porto solo dopo alcuni minuti dalla loro effettuazione, non superando, di norma, i 10 minuti.
E’ importante far notare come un’operazione di compravendita di Bitcoin non può, in alcun modo, essere rifiutata: una volta che sono stati spediti non è più possibile riottenerli, fatto salvo il caso in cui chi li avesse acquistati non sia disposto a restituirli al mittente. Quando si decide di acquistare o vendere Bitcoin, di conseguenza, non bisogna aver alcun tentennamento.
L’investimento nel “re” delle criptovalute non è propriamente un salto nel vuoto, come alcuni, erroneamente, tendono a far credere. Trasparenza e sicurezza, infatti, sono garantite ai massimi livelli. Come tutti gli asset finanziari, però, anche il Bitcoin è soggetto ad un po’ di volatilità: è opportuno, di conseguenza, utilizzarlo come elemento di diversificazione in un portafoglio investimento variegato.
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