Stipendio in contanti addio da luglio 2018, pagamento solo con mezzi tracciabili
Da Editorial Staff
Giugno 07, 2018
Dall’1 luglio del 2018 lo stipendio pagato in contanti non sarà più accettato pena, a carico dei datori di lavoro o dei committenti che non rispettano i nuovi obblighi, una sanzione pecuniaria che, in accordo con quanto è stato riportato dall’Agenzia di Stampa AdnKronos.com, potrà variare da un minimo di 1.000 ad un massimo di 5.000 euro.
Come pagare gli stipendi a partire dall’1 luglio del 2018
A partire dal prossimo mese di luglio, infatti, la retribuzione in tutto o in parte potrà essere pagata con bonifico, con strumenti di pagamento elettronico, oppure con un assegno consegnato direttamente al lavoratore. Il pagamento in contanti dello stipendio sarà ancora ammesso ma solo presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro ha aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento.
Per il pagamento con assegno, inoltre, questo potrà essere consegnato non al diretto interessato a percepire la retribuzione, ma ad un suo delegato a patto che ci sia un comprovato impedimento.
Addio retribuzioni in contanti inserito nella Legge di Bilancio, la numero 205 del 27 dicembre del 2017
L’obbligo di non pagare più le retribuzioni in contanti scatta dall’1 luglio del 2018 indipendentemente da quello che è il rapporto instaurato tra i lavoratore ed il datore di lavoro.
A stabilirlo è il comma 911 dell’articolo 1 della Legge numero 205 del 27 dicembre del 2017, ovverosia della Legge di Bilancio che poi due giorni dopo è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale. In altre parole, dal prossimo 1 luglio del 2018 i datori di lavoro ed i committenti per pagare gli stipendi dovranno necessariamente appoggiarsi agli uffici postali oppure agli istituti di credito.
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