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Shopping Ferrero negli Usa, segnali di svolta per il Made in Italy

Da Editorial Staff

Gennaio 18, 2018

Shopping Ferrero negli Usa, segnali di svolta per il Made in Italy

Con l’acquisizione, da parte della società Ferrero, del business dolciario americano della multinazionale svizzera Nestlé, per il Made in Italy arrivano finalmente importanti segnali di svolta dopo che negli ultimi anni tanti, troppi brand sono purtroppo finiti in mano straniere.

I brand persi dall’Italia, dai biscotti alla pasta e passando per l’olio

Questo è quanto, tra l’altro, ha messo in evidenza la Coldiretti dopo che l’Italia ha ‘perso’ marchi come lo spumante Gancia, la birra Peroni, l’Orzo Bimbo, le caramelle la Sperlari, la pasta Buitoni ed i salumi Fiorucci e Rigamonti solo per citarne alcuni.

In altre parole, negli anni l’Italia ha perso molti marchi noti a partire dai gelati e passando per i biscotti, l’olio, gli spumanti e la pasta. Oltre a quelli sopra indicati, ricorda altresì la Coldiretti, sono finiti in mano estera pure i gelati Grom, Antica gelateria del Corso e Algida, le bibite San Pellegrino, i marchi dell’olio Bertolli, Carapelli, Sasso, Sagra e Filippo Berio, i liquori Stock, i cracker Saiwa, il latte ed i formaggi di Parmalat, Galbani, Invernizzi, Locatelli e delle Fattorie Scaldasole, i cioccolatini Perugina e Pernigotti e la pasta Del Verde.

Le altre acquisizioni estere di prodotti italiani alla fine del 2017

L’Organizzazione degli agricoltori della Coldiretti, inoltre, ricorda anche che alla fine dello scorso anno, tra l’altro, c’è stata l’acquisizione del principale produttore italiano dell’Aceto Balsamico di Modena Igp, che è rappresentato dalla società Acetum SpA, da parte di ABF – Associated British Foods, così come i brand Lemonsoda, Oransoda, Pelmosoda e Mojito Soda sono passati alla società danese Royal Unibrew A/S.

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