Shopper bio, ecco come uscire dal pasticcio dei sacchetti a pagamento
Da Editorial Staff
Gennaio 08, 2018
Per uscire dal pasticcio dei sacchetti a pagamento, quelli biodegradabili che, tra l’altro, servono per imbustare ed acquistare frutta e verdura, sarebbe necessario che la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) trovi un accordo per fissare il costo di qualsiasi shopper bio ad un centesimo di euro l’uno, pareggiando i costi di produzione, e che nello stesso tempo sia permesso ai consumatori di poter utilizzare le sporte a rete.
Sacchetti a pagamento, per Adoc i veri rincari sono altri
Sono queste, in estrema sintesi, le due proposte dell’Associazione dei Consumatori Adoc al fine di uscire dal groviglio legato ai sacchetti bio dopo le tante proteste da parte dei consumatori sui maggiori costi per fare la spesa specie per chi esce tutti i giorni o quasi per comprare prodotti alimentari freschi.
L’Associazione Adoc, pur tuttavia, mette in evidenza come i veri e reali maggiori costi a carico degli italiani nel 2018 siano altri a partire dal peso che i recenti rincari, disposti dall’Autorità per l’Energia, avranno sulle prossime bollette della luce e del gas.
I maggiori costi per fare la spesa sono poca cosa rispetto a tutti gli altri rincari
Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc, non a caso pone l’accento sul fatto che i maggiori costi per fare la spesa sono di certo meno preoccupanti rispetto, invece, non solo agli aumenti delle bollette di luce e gas, ma anche dei pedaggi autostradali, delle tariffe telefoniche, dei ticket sanitari e delle tasse locali.
Inoltre, l’Associazione fa presente che la maggioranza degli italiani approva l’uso dei nuovi nuovi shopper bio, anche se questi incidono sul portafoglio, in ragione della loro sostenibilità ambientale.
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