Sanzioni Russia costano 3 miliardi di euro alle esportazioni Made in Italy
Da Editorial Staff
Aprile 03, 2018
L’anno scorso le esportazioni made in Italy verso la Russia, in controvalore, si sono attestate vicino alla soglia di 8 miliardi di euro, ovverosia 3 miliardi di euro circa in meno rispetto al 2013, anno precedente a quello che ha portato all’introduzione delle sanzioni a carico del Paese guidato da Vladimir Putin.
Presto un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin?
A metterlo in evidenza è stata la Coldiretti in una fase che, dopo la guerra in Ucraina, potrebbe essere decisiva per l’eventuale rimozione delle sanzioni alla Russia da parte della comunità internazionale. E questo perché tra Russia e Stati Uniti da questo punto di vista sembra che ci sia una ripresa del dialogo in vista di un possibile incontro/summit tra Donald Trump e Vladimir Putin.
In merito l’Organizzazione degli agricoltori ricorda che a carico della Russia è ancora vigente un decreto che, più volte rinnovato, risale al 7 agosto del 2014 e vieta sostanzialmente non solo all’Ue, ma anche a Canada, Usa, Australia e Norvegia di fare affari con il Paese di Putin. Ad esempio c’è l’embargo totale alle esportazioni di una lunga lista di prodotti agroalimentari che parte dalla frutta e dalla verdura, e che arriva fino alla carne, ai salumi, al pesce ed ai formaggi.
Sanzioni Russia, esportazioni complicate pure per i prodotti non inseriti nel blocco
La Coldiretti, inoltre, sottolinea come i danni per l’economia italiana non riguardino solo i prodotti inseriti nella lista nera, e che quindi non possono essere esportati in Russia, ma anche il made in Italy non soggetto a blocco. E questo perché l’embargo ha provocato tensioni commerciali che rendono più difficile rispetto al passato anche le esportazioni di beni di consumo durevoli come le automobili, l’arredamento, l’abbigliamento e le calzature.
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