Rottamazione bis: novità, procedure e scadenze
Da Editorial Staff
Maggio 10, 2018
Il diritto tributario è una subspecie del Diritto che ha per oggetto i tributi, ovvero prelievi coatti che lo Stato impone al soggetto insolvente. Il nostro sistema fiscale è, spesso e volentieri, costretto ad agire coattivamente nei confronti dei cittadini insolventi, i quali si vedono recapitare avvisi di pagamento comunemente noti come cartelle esattoriali.
Le cartelle esattoriali sono avvisi coatti di pagamento, attraverso cui attualmente l’Agenzia delle Entrate Riscossioni, e precedentemente Equitalia, intima al cittadino di versare una determinata somma di denaro, di cui risulta essere debitore per mancati versamenti ad enti della Pubblica Amministrazione.
Legalmente le cartelle esattoriali assumono valore di titolo esecutivo, se non contestate, entro i 60 giorni dalla notifica. L’acquisizione di titolo esecutivo permette di subordinare il contribuente al pagamento coercitivo di quanto spettante, pignorando o sequestrando somme di denaro o cose equivalenti al valore del debito.
Al fine di aiutare i cittadini sono stati concesse diverse opzioni di pagamento, come le rateizzazioni fino a 72 rate, nel 2017 la rottamazione e nel 2018 la rottamazione bis.
Il procedimento per la rottamazione delle cartelle esattoriali si preannuncia lungo e complesso: ecco perché commercialisti e professionisti del settore devono organizzarsi al meglio per seguire i propri clienti con efficienza. Questo ha portato allo sviluppo di un software gestionale cloud per commercialisti come iContenzioso che si presta perfettamente allo scopo: salvare le pratiche, disponibili ovunque e in qualsiasi momento grazie al cloud, assegnare incarichi ai collaboratori e tenere sotto controllo progressi e scadenze grazie ad una timeline interattiva.
Cosa si intende per rottamazione bis
La Rottamazione è una creatura della Legge di Stabilità del 2017, si tratta di un’agevolazione fiscale che permette al cittadino di essere sgravato dal pagamento di interessi e sanzioni, tranne per le multe dove l’esonero riguarda solo “gli interessi e le maggiorazioni previste dalla Legge”.
L’adesione alla rottamazione, se da una parte comporta degli sgravi, dall’altra implica che il mancato pagamento di una sola rata, fa venire meno la possibilità di ottenere una successiva rateizzazione del debito.
Lo scopo è quello di garantire un recupero bonario delle somme dovute, limitando le spese della giustizia e alleggerendo la situazione del contribuente.
Il successo che ha ottenuto la rottamazione del 2017, ha fatto sì che la stessa venisse ad essere riconfermata, con alcune novità, nel 2018 con il nome di Rottamazione bis.
Le principali novità della Rottamazione bis
Tra le principali novità della Rottamazione bis spicca per importanza, in primo luogo, la possibilità di poter ripresentare domanda di rottamazione, anche per i soggetti che, per diverse ragioni, non erano rientrati nella prima sanatoria.
In secondo luogo, la possibilità di poter rottamare tutte le cartelle esattoriali comprendenti il periodo che va dal 2000 al 2016 e quelle messe a ruolo nei primi 9 mesi del mese di gennaio 2017, quindi ben 17 anni di debiti insoluti.
Come accedere alla Rottamazione bis
Il cittadino che voglia accedere alla Rottamazione bis, deve presentare domanda entro e non oltre il termine del 15 maggio 2018.
La domanda prevede la previa compilazione di un apposito modello, per la precisione il modello DA 2000/17, reperibile online o presso gli uffici delle Agenzie delle Entrate Riscossioni di interesse.
La presentazione della domanda può avvenire:
- online, nella sezione “Fai da te” del sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, a cui bisogna preventivamente registrarsi per ottenere username e password ai fini dell’identificazione personale;
- invio di PEC, posta certificata elettronica all’indirizzo PEC della “Direzione Regionale” dell’Agenzia delle Entrate di Riscossione di riferimento, allegando modello DA 2000/17 compilato e firmato e fotocopia del documento di riconoscimento.
Gli indirizzi PEC sono presenti sul sito stesso dell’Agenzia delle Entrate, in apposito elenco suddiviso per regioni.
Cosa succede dopo aver presentato la domanda
Il cittadino che ha presentato domanda per accedere alla rottamazione bis, verrà a conoscenza di essere stato ammesso o meno alla rottamazione, tramite e-mail dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni.
Le comunicazioni seguiranno tempistiche diverse, a seconda dell’anno di riferimento della cartella esattoriale che si desidera rottamare:
- Nel caso di cartella esattoriale “anno 2017”, la comunicazione di accoglimento o rigetto della domanda arriverà entro e non oltre il “30 giugno 2018”;
- Nel caso di cartella esattoriale relativa agli anni “2000 a 2016”, e per chi abbia una rateizzazione in corso dal “24 ottobre 2016” e risulti debitore delle rate per il periodo fino al “dicembre 2016”, la comunicazione di accoglimento o rigetto della domanda arriverà entro il “30 settembre 2018”
Modalità di pagamento
I cittadini a cui sarà concessa la rottamazione, potranno estinguere il pagamento con modalità diversificate, a seconda del ruolo di iscrizione delle stesse:
- nel caso di cartella esattoriale “anno 2017”, il pagamento dovrà avvenire in un’unica e sola rata oppure in 5 rate (luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019);
nel caso di cartella esattoriale anno relativa agli “anni 2000 a 2016”, e per chi abbia una rateizzazione in corso dal “24 ottobre 2016”, e risulti debitore delle rate per il periodo fino al “dicembre 2016” il pagamento dovrà avvenire in un’unica e sola rata oppure in 3 rate (ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019).
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