Rimborsi retroattivi servizi telefonici, audizioni in Agcom per trovare una soluzione

Sulle maggiori somme pagate dagli utenti con la fatturazione a 28 giorni, anziché mensile, sui servizi di telefonia, ancora non è stata trovata una soluzione.

Codacons pronto a procedere contro ‘indegno’ balletto sui rimborsi fatture a 28 giorni

Nei giorni 19 e 20 aprile del 2018, presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sono fissate al riguardo delle audizioni da parte degli operatori telefonici e delle Associazioni dei Consumatori.

A darne notizia è il Codacons che bolla come ‘indegno’ il balletto sui rimborsi telefonici che ancora non sono stati riconosciuti agli utenti. Secondo l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti, infatti, gli utenti hanno diritto senza ulteriori ritardi agli indennizzi, ragion per cui se questi continueranno ad essere negati il Codacons è pronto a ‘procedere per appropriazione indebita’.

Rimborsi retroattivi servizi telefonici, Codacons chiede anche gli interessi legali

Secondo Carlo Rienzi, Presidenti del Codacons, gli indennizzi a favore degli utenti dei servizi telefonici, che con la fatturazione a 28 giorni si sono ritrovati a pagare su base annua la cosiddetta tredicesima mensilità, devono essere non solo immediati, ma anche ‘comprensivi degli interessi legali per gli assurdi ritardi nella loro elargizione’.

Già dallo scorso mese di agosto del 2017 il Codacons è sceso in campo a tutela degli utenti dei servizi di telefonia, e contro la fatturazione a 28 giorni che gli operatori hanno mantenuto, prima di rientrare poi sui loro passi, nonostante da tempo l’Agcom avesse emanato una apposita delibera. Secondo l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti il cambio della fatturazione, da mensile ad ogni quattro settimane, è stata ‘una delle problematiche più inaccettabili, e indigeste, per i cittadini’.