Quali sono i requisiti per aprire una SRLS?
Da Editorial Staff
Dicembre 30, 2019
Costi di apertura più bassi, niente costi del notaio e praticamente niente capitale minimo: sono tanti i motivi per optare per la SRL Semplificata. Sempre più persone stanno scegliendo questa formula societaria per mettere in pratica le proprie idee imprenditoriali, ma quando è consigliata? Ecco quali sono i requisiti per aprire una SRLS.
Perché è nata la SRLS?
La SRLS è un soggetto giuridico al pari di una SRL classica, introdotta nel panorama italiano nel gennaio 2012 per favorire l’imprenditoria giovanile. Inizialmente tra i principali requisiti della SRLS c’era infatti il limite di età, fissato a 35 anni. Si pensava così di favorire i giovani intenzionati a intraprendere un percorso imprenditoriale, che non possedevano i mezzi economici necessari.
Con le modifiche introdotte nel 2013 è però caduto questo requisito delle SRLS: oggi può essere aperta da giovani e meno giovani, senza limiti di età. Ciò permette di beneficiare dei grandi vantaggi previsti in apertura, relativi soprattutto alle spese da sostenere, anche se si hanno più dei 35 anni inizialmente richiesti.
I requisiti per aprire una SRLS
Stralciata la regola dell’Under 35, restano comunque altre condizioni fondamentali per la scelta di questa formula societaria.
Innanzitutto, per la costituzione della SRL Semplificata si deve sottoscrivere un capitale minimo pari a un euro fino a massimo 9.999 euro, contro i 10.000 euro minimi richiesti per la SRL ordinaria.
Tale capitale deve essere versato al momento dell’apertura della SRLS, inoltre non sono previsti conferimenti in natura, d’opera o immobili o altro bene o servizio. I conferimenti devono dunque essere effettuati da tutti i soci (anche uno solo, se si è scelta la formula uninominale) esclusivamente in denaro. Tra gli altri requisiti per aprire la SRLS, si è inoltre disposto che il conferimento sia versato all’organo amministrativo con una dichiarazione dei soci, con la quale si dà atto dell’avvenuto versamento.
La scelta di non consentire il conferimento in natura o prestazioni d’opera o servizi è dovuta al motivo stesso per cui è stata introdotta la SRLS. Volendo creare un’opzione più semplice di società, il legislatore ha rimosso ogni tipo di complicazione e impedimento.
Cosa viene richiesto per l’atto costitutivo della SRLS
In merito all’atto costitutivo, si deve far riferimento a un modello standard previsto dalla Legge. Ricorrere al notaio non è quindi obbligatorio e anche nel caso si scelga di farlo, non ci sarà nulla da pagare. Diversamente, è possibile affidare tutta la pratica al proprio commercialista di fiducia, che provvederà all’apertura della SRLS e alla successiva consulenza mirata.
In ogni caso, i costi sono più o meno la metà rispetto a quelli previsti per la SRL normale, proprio perché non è necessario pagare il notaio per la stesura di un atto costitutivo ad hoc, con le modifiche e le aggiunte su misura.
L’atto costitutivo deve però essere redatto per atto pubblico o per scrittura privata in conformità al modello standard tipizzato con decreto del Ministro della Giustizia, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro dello Sviluppo Economico. Tale atto deve obbligatoriamente indicare:
- dati completi di ogni socio;
- la denominazione sociale completa, che deve contenere l’indicazione SRLS;
- il comune dove è stata fissata la sede della società e le eventuali sedi secondarie;
- l’ammontare del capitale sociale, sempre inferiore a 10.000 euro, che deve essere sottoscritto e interamente versato alla data della costituzione, seguito dalla dichiarazione dell’avvenuto versamento del conferimento in denaro all’organo di amministrazione;
- l’attività che costituisce l’oggetto sociale;
- la quota di partecipazione di ciascun socio;
- le norme relative al funzionamento della società, comprese quelle relative all’amministrazione e alla rappresentanza;
- le persone a cui è affidata l’amministrazione;
- la previsione che l’assemblea dei soci, ove sia richiesta la deliberazione assembleare per la decisione dei soci, è presieduta dall’amministratore unico o dal presidente del consiglio di amministrazione;
- l’eventuale soggetto incaricato della revisione legale;
- il luogo e la data di sottoscrizione.
La gestione della SRLS e la relativa tassazione rimangono invece sostanzialmente uguali a quella della SRL, così come le obbligazioni sociali: entrambe le tipologie di società rispondono infatti con il loro patrimonio e non con quello personale dei soci.
Per quanto riguarda i contribuiti previdenziali, per l’amministratore socio non esiste normalmente una cassa previdenziale di riferimento, quindi ci si deve iscrivere alla gestione separata, un fondo pensionistico a cui i soci partecipano attraverso il versamento delle loro quote INPS.
Come essere certi di avere tutti i requisiti necessari per aprire la SRLS
Per capire se questo sia il tipo di società più adatto per le proprie necessità, è importante rivolgersi a un commercialista specializzato sulle SRLS. Sarà proprio l’esperto fiscale scelto a indicare la via più adatta per realizzare la propria idea di impresa.
Consigliamo sempre di farsi un’idea dei prezzi e delle tariffe sul mercato, richiedendo più di un preventivo. Una buona opzione, se si vuole risparmiare, potrebbe essere quella di scegliere uno studio di commercialisti on line, con tariffe mensili complete e tutto incluso, che permettono di anticipare e tracciare sempre le spese annuali fisse.
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