Pubblicità scommesse e giochi online, corsa ai contratti per schivare il Dl Dignità
Da Editorial Staff
Settembre 24, 2017
Per schivare il Dl Dignità, c’è stata una vera e propria corsa alla stipula di contratti, tra le reti televisive e le società di giochi e scommesse. Di questo avviso è il Codacons che, su questi contratti, ha presentato un esposto all’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, affinché vengano effettuate tutte le indagini ed i rilievi del caso.
Pubblicità del gioco d’azzardo vietata con il Decreto Dignità
Secondo l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti, infatti, questi contratti sono stati stipulati in tutta fretta proprio al fine di evitare l’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Dignità che impone il divieto della pubblicità del gioco d’azzardo su qualsiasi mezzo di comunicazione.
Per la precisione, l’entrata in vigore del decreto risale allo scorso 14 luglio 2018, ragion per cui il Codacons, rivolgendosi all’Agcom, ha chiesto apertamente di indagare sulla regolarità dei contratti di sponsorizzazione, e di spazzare via ogni dubbio su ogni eventuale comportamento elusivo rispetto ai divieti imposti dal Decreto Dignità sul gioco d’azzardo.
Pubblicità sul betting online continua in Tv!
D’altronde, è effettivamente vero il fatto che ancora in Tv ci sono pubblicità legate al betting online ed ai giochi dei casinò specie quando ad andare in onda sono le dirette Tv delle partite di calcio. Secondo il Codacons con i contratti stipulati in zona Cesarini, prima dell’entrata in vigore del Dl Dignità, la messa in onda della pubblicità sul gioco d’azzardo in Tv potrebbe proseguire indisturbata per un altro anno. E questo proprio perché, nel Decreto stesso, c’è una clausola di salvaguardia per i contratti stipulati in data antecedente.
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