Prodotti made in Italy, ecco i settori economici che fanno la parte del leone
Da Editorial Staff
Luglio 28, 2017
In linea con gli ultimi anni, nel nostro Paese il saldo commerciale dei prodotti made in Italy, prendendo a riferimento il 2016, è stato positivo per 121,6 miliardi di euro. A farlo presente è stata la Cgia di Mestre che ha anche indicato i settori economici che hanno recitato la parte del leone. Nel dettaglio, con un saldo positivo pari a ben 48 miliardi di euro, a svettare sono i macchinari, dalle turbine alle pompe e passando per i motori, i compressori, le macchine per l’industria delle pelli, i bruciatori, i forni, la rubinetteria ed i macchinari per la lavorazione delle calzature e dei metalli.
Dopo i macchinari, a trainare il saldo commerciale l’anno scorso è stato il comparto della moda, ovverosia quello dei prodotti made in Italy legati al tessile, all’abbigliamento, alle calzature ed agli accessori con un risultato positivo pari a 18 miliardi di euro. Sul gradino più basso del podio c’è il settore dei prodotti in metallo, ovverosia utensili, cisterne, coltelleria, serbatoi, generatori di vapore, stoviglie e radiatori con un saldo positivo pari a 10,9 miliardi di euro. Quarta piazza invece per settore del mobile made in Italy con un saldo commerciale positivo nel 2016 che è stato pari a +7,2 miliardi di euro.
Sul versante opposto, riporta altresì l’Associazione degli artigiani mestrina, nel 2016 il saldo commerciale è stato negativo per le altre produzioni manifatturiere che non sono ascrivibili al made in Italy, dal comparto computer e informatica con -11,6 miliardi di euro alla chimica-farmaceutica con un saldo negativo per 8,6 miliardi di euro, e passando per il settore auto con -4,7 miliardi, e poi i prodotti metallurgici con -2,9 miliardi, tabacco con -1,8 miliardi di euro, ed industria della carta, della stampa e del legno, escludendo i mobili, con -1,4 miliardi di euro.
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