Prezzi acqua in bottiglia volano con la siccità, allarme speculazioni bar e piccoli esercizi

A Roma, a causa della siccità, e dei livelli bassi del lago di Bracciano, i cittadini rischiano il razionamento dell’acqua. Nel caso si tratterebbe di una situazione senza precedenti per la Capitale visto che si stima che ben 1,5 milioni di cittadini italiani potrebbero svegliarsi nei prossimi giorni senza trovare acqua per farsi la doccia. A questa preoccupazione si aggiunge poi l’impennata dei costi dell’acqua minerale in bottiglia fino al 25%.

A denunciarlo è la Federconsumatori che dice no alle speculazioni anche perché non c’è alcuna giustificazione che comporti un aumento dell’acqua in bottiglia i cui prezzi, in particolare, tendono ad aumentare nella Capitale nei bar e nei piccoli esercizi commerciali. L’Associazione dei Consumatori, inoltre, segnala che sta ricevendo molte telefonate ai propri sportelli, specie da parte di cittadini anziani, in merito proprio ai rischi che a Roma per l’acqua si vada nei prossimi giorni verso un clamoroso razionamento.

Stando alle rilevazioni sui prezzi che sono state effettuate dall’ONF, l’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori, rispetto allo scorso mese di maggio del 2017 l’acqua minerale nei bari e presso i negozi di alimentari segna un rincaro che varia da un minimo del 15% ad un massimo del 25%.

Gli aumenti sono ingiustificati per il semplice fatto che una cosa è la siccità che rischia di mettere in ginocchio Roma, ed un’altra la produzione di acqua minerale in bottiglia i cui costi di produzione non sono aumentati. Anzi, mette altresì in evidenza la Federconsumatori, spesso le aziende che imbottigliano la minerale comprano l’acqua pubblica pagando dei canoni irrisori, ragion per cui servirebbe una maggiore regolamentazione del settore che poi non porti a vendere le bottigliette al consumatore finale a caro prezzo così come purtroppo sta avvenendo in questi giorni.