Prestiti alle famiglie primo semestre 2017, aumentano richieste ed importi
Da Editorial Staff
Luglio 24, 2017
Prosegue il trend positivo del credito in Italia con particolare riferimento ai prestiti alle famiglie che, nel primo semestre del 2017, hanno fatto registrare un aumento delle richieste pari all’1,5% a fronte di un +6,5% per quel che riguarda l’importo medio.
Sono questi i dati emersi dall’ultimo rapporto del CRIF in base al Sistema di Informazioni Creditizie EURISC che raccoglie i dati relativi ad oltre 81 milioni di posizioni creditizie, e che rileva, tra l’altro, come nello scorso mese di giugno del 2017 ci sia stata un’accelerazione per i prestiti alle famiglie con richieste in crescita anno su anno pari al 2,4%, e con importi medi richiesti che, a 9.234 euro, segnano un balzo del 7,8% rispetto al mese di giugno del 2016.
La dinamica dei prestiti alle famiglie, nel periodo dal mese di gennaio al mese di giugno del 2017, è positiva non solo rispetto allo scorso anno, ma anche a confronto con gli anni precedenti. E questo perché, stando sempre al Rapporto del CRIF, si sta progressivamente riducendo il gap rispetto al periodo precrisi considerando che gli effetti della recessione e della stagnazione economica hanno modificato in Italia le abitudini di spesa ed i comportamenti da parte delle famiglie.
La crescita delle richieste di prestiti, pari al 2,4% come sopra accennato per il primo semestre del 2017, è frutto dell’aumento dei prestiti personali, con un +4%, mentre nello stesso periodo il CRIF ha rilevato una contrazione anno su anno pari allo 0,6% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, ovverosia il credito al consumo erogato da banche e società finanziarie per l’acquisto di auto e moto, ma anche di arredi, viaggi, spese mediche, articoli e prodotti di elettronica, ed elettrodomestici. Considerando il solo mese di giugno del 2017, le richieste di prestiti personali sono balzate del 6,2% rispetto invece alle richieste di prestiti finalizzati che registrano un calo anno su anno pari allo 0,8%.
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