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Povertà ed esclusione sociale in Italia, nuovo Rapporto Istat

Da Editorial Staff

Dicembre 06, 2018

Povertà ed esclusione sociale in Italia, nuovo Rapporto Istat

L’anno scorso in Italia il 28,9% della popolazione residente era a rischio di povertà, o comunque a rischio di esclusione sociale, secondo la definizione europea, rispetto ad una percentuale che, invece, nel 2016 si è attestata al 30%. Questo è quanto, tra l’altro, ha reso noto l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) in accordo con il rapporto su ‘Condizioni di vita, reddito e carico fiscale delle famiglie’ che è stato pubblicato online in data odierna.

Reddito delle famiglie residenti, per la metà non supera i 2.090 euro al mese

Il reddito netto degli italiani, ed in particolare della metà delle famiglie residenti, nel 2016 non superava la soglia dei 25.091 euro l’anno, ovverosia 2.090 euro circa al mese con un incremento pari al 2,3% rispetto all’anno precedente. Per l’anno di riferimento, il 2016 appunto, l’Istat ha inoltre rilevato che il reddito mediano, anno su anno, è aumentato a livello geografico in tutte le ripartizioni con un +3,9% nel Nord-Est, e con un +0,6% nel Nord-Ovest.

Considerando invece l’intera platea delle famiglie, in accordo con i dati emersi dall’indagine Eu-Silc del 2017, nel 2016 in Italia il reddito netto medio annuo per famiglia, escludendo gli affitti figurativi, si è attestato a 2.550 euro circa mensili, ovverosia a 30.595 euro l’anno con un incremento pari al 2,1% in termini di potere d’acquisto, a confronto con il 2015, ed a +2% in termini nominali.

Il commento della Federconsumatori ai dati Istat

‘Piccoli segnali incoraggianti, ma rimangono profonde disuguaglianze nel Paese’. Questo è quanto, tra l’altro, con una nota la Federconsumatori ha messo in evidenza nel commentare i dati del Rapporto Istat su ‘Condizioni di vita, reddito e carico fiscale delle famiglie’. L’Associazione dei Consumatori, inoltre, sulla carta sconti ha bollato come ‘irragionevole l’emendamento di stampo razzista che riserva le agevolazioni solo agli italiani’.

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