Negozi aperti nei giorni festivi, ecco come la pensano gli italiani
Da Editorial Staff
Aprile 29, 2018
Sei italiani su dieci non sono convinti del fatto che in Italia i negozi debbano restare aperti sempre e, quindi, anche nei giorni festivi. Questo è quanto emerso, in particolare, da un sondaggio che è stato realizzato da Confesercenti SWG sulle liberalizzazioni del commercio considerando il fatto che nel nostro Paese gli italiani in media fanno la spesa 10 volte l’anno in un giorno festivo oppure di domenica.
Confesercenti, aperture libere generano effetto catastrofico per i piccoli negozi
L’Associazione degli esercenti, inoltre, sottolinea come la liberalizzazione del commercio non abbia contribuito a spingere in alto i consumi visto che, rispetto all’anno 2011, sono ancora sotto di 5 miliardi di euro. In più, l’apertura continua dei negozi è stata a conti fatti catastrofica per gli esercenti tradizionali.
Nel dettaglio, il 59% degli italiani, in base al sondaggio Confesercenti SWG, dichiara di essere favorevole all’introduzione di limitazioni nell’apertura dei negozi quantomeno in corrispondenza ed in concomitanza con le principali festività nazionali a partire dal Capodanno e passando per il Natale, per la Pasqua, ma anche per il 25 aprile e per la festa dei lavoratori dell’1 maggio. Di contro, solo 2 intervistati su 10, su un campione rappresentativo di mille consumatori maggiorenni, progettano di fare acquisti in corrispondenza con le principali ricorrenze.
Apertura libera negozi in vigore dal 2012 con provvedimento del Governo Monti
L’apertura libera dei negozi, anche a Natale ed a Pasqua, risale all’1 gennaio del 2012 a seguito dell’entrata in vigore di un provvedimento del Governo guidato dal senatore a vita Mario Monti. La misura, in particolare, era stata varata per spingere l’occupazione, per rilanciare i consumi e per incrementare le occasioni d’acquisto a favore delle famiglie, ma dopo parecchi anni i risultati non sono stati quelli sperati.
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