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Mercato del lavoro: una laurea può fare la differenza?

Da Editorial Staff

Febbraio 09, 2017

Mercato del lavoro: una laurea può fare la differenza?

La disoccupazione è una delle piaghe più preoccupanti che la nostra società si è trovata ad affrontare negli ultimi anni, soprattutto per via della contrazione delle assunzioni, dovuta ovviamente alla crisi economica. Ed i dati sono davvero impietosi, soprattutto considerando il tasso di disoccupazione degli under-24, oggi pari al 40% stando ai dati diffusi dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Da questo punto di vista, il mercato occupazionale è diventato spesso una meta molto complessa da raggiungere, soprattutto per via dell’alta concorrenza e per la necessità di conseguire titoli di studio realmente appetibili per le imprese di oggi. Ma la laurea può fare davvero la differenza, e aiutare i giovani di oggi a trovare un impiego?

Una laurea moderna per trovare lavoro: le università online

Oggi una delle maggiori opportunità in ambito formativo è data dalla presenza degli atenei telematici: enti privati certificati dal Miur, che consentono agli studenti di conseguire una laurea attraverso strumenti informatici all’avanguardia e di ultima generazione, come l’e-learning. I vantaggi regalati da un’università telematica come ad esempio la Niccolò Cusano, che da anni riesce a sfruttare al meglio le innovazioni tecnologiche per offrire metodi d’insegnamento all’avanguardia, sono davvero notevoli per i ragazzi alla ricerca di un lavoro, e per i giovani che già attualmente svolgono un lavoretto part-time.

La piattaforma di e-learning, infatti, consente di evitare problemi quali il trasferimento fuori sede ed il pendolarismo, semplicemente perché è possibile frequentare le lezioni dal computer, dagli smartphone e dai tablet, godendo di un’offerta formativa ampia e variegata. Inoltre, i video delle lezioni possono essere visionati in live streaming oppure consultati sotto forma di registrazioni: il che significa poter sfruttare un’elasticità di orari unica nel settore della didattica universitaria, utilissima per dedicare più tempo alla ricerca di un lavoro.

Lavoro e stipendi: quanto conta avere una laurea?

Il conseguimento di una laurea rappresenta uno step prioritario per potersi poi inserire con successo nel mercato del lavoro. Stando ai dati raccolti da un recente studio, infatti, il 70% dei laureati trova un impiego entro i primi 3 anni dal conseguimento del titolo di studio: una percentuale che sale fino all’82%, se si allarga l’analisi fino a 5 anni. A questi numeri va poi aggiunto l’ovvio influsso sul tasso di disoccupazione dei giovani, che nel caso dei laureati scende addirittura al 10%. Per quanto concerne le facoltà più prolifiche da un punto di vista occupazionale, ingegneria ed economia aziendale rappresentano degli autentici evergreen.

La laurea, poi, diventa un vero e proprio investimento anche per quanto concerne la futura remunerazione. Infatti, lo stipendio medio di un laureato si rivela decisamente superiore a chi è sprovvisto di questo titolo di studio: parliamo di una media di 1.132 euro al mese, superiore addirittura del 20% se confrontato con gli stipendi di chi è riuscito a trovare un lavoro senza poter vantare una laurea.

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