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Maria Elena Boschi nella bufera per il crac di Banca Etruria dopo le rivelazioni di De Bortoli

Da Editorial Staff

Maggio 10, 2017

Maria Elena Boschi nella bufera per il crac di Banca Etruria dopo le rivelazioni di De Bortoli

Il ministro Maria Elena Boschi ancora tirata in ballo per il crac Banca Etruria, dopo le polemiche scatenate dalla rivelazioni di De Bortoli nel suo libro.

Il ministro Maria Elena Boschi è finito, ancora una volta, nel mirino delle critiche sempre in merito al crac di Banca Etruria del quale il padre ne era il vice-presidente. Ad innescare la ridda di polemiche con tanto di richiesta di dimissioni, una indiscrezione contenuta nell’ultimo libro scritto dall’ex direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli. Il libro intitolato ‘Poteri forti (o quasi)’ riporta l’indiscrezione secondo la quale l’allora ministra per le riforme avrebbe chiesto all’ad di UniCredit, Federico Ghizzoni, di valutare l’ipotesi di acquistare la banca aretina.

Secondo l’autore del libro, ‘la domanda era inusuale da parte di un membro del governo all’amministratore delegato di una banca quotata. Ghizzoni, comunque, incaricò un suo collaboratore di fare le opportune valutazioni patrimoniali, poi decise di lasciar perdere’.

Immediata la ferma presa di posizione del M5S che avrebbe chiesto la testa dell’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Altrettanto immediata la smentita di Maria Elena Boschi che sul proprio profilo Facebook ha negato ogni addebito: ‘La storia di Banca Etruria – scrive la Boschi sul proprio profilo Facebook – viene ciclicamente chiamata in ballo per alimentare polemiche…non ho mai chiesto all’ex AD di Unicredit, Ghizzoni, né ad altri, di acquistare Banca Etruria. Ho incontrato Ghizzoni come tante altre personalità del mondo economico e del lavoro ma non ho mai avanzato una richiesta di questo genere. Sfido chiunque e ovunque a dimostrare il contrario. E siccome sono stupita per questa ennesima campagna di fango, stavolta ho affidato la pratica ai legali per tutelare il mio nome e il mio onore. Chi è in difficoltà per le falsità di Palermo o per i rifiuti di Roma non può pensare che basti attaccare su Arezzo per risolvere i propri problemi’.

Al momento, né Ghizzoni né Unicredit hanno preso una posizione ufficiale in merito.

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