Liti fiscali pendenti, controversie tributarie confermate in calo al 30 settembre 2017
Da Editorial Staff
Dicembre 21, 2017
Prosegue, in materia di controversie tributarie, il calo delle liti fiscali pendenti che è iniziato nel 2012. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), infatti, ha reso noto che, alla data del 30 settembre del 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le controversie tributarie pendenti hanno fatto registrare una riduzione del 12,52% a 434.117 unità.
Controversie instaurate in netto calo nel Q3 2017 su entrambi i gradi di giudizio
Considerando inoltre entrambi i gradi di giudizio, nel terzo trimestre fiscale del 2017, sempre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le controversie instaurate, a quota 38.042, hanno fatto registrare allo stesso modo un calo a due cifre pari al 12,94%, così come le controversie definite scendono del 15,24% a 44.632.
Disaggregando i dati sulle controversie presentate, quelle in primo grado di giudizio presso le CTP, ovverosia le Commissioni tributarie provinciali, segnano nel periodo un calo del 15,32% a fronte di ricorsi definiti che, a 34.044, sfiorano il 20% di calo un -19,69%.
Appelli Commissioni tributarie regionali a -7,04% nel terzo trimestre del 2017
Gli appelli pervenuti nel trimestre presso le CTR, ovverosia le Commissioni tributarie regionali, registrano inoltre un -7,04% a quota 11.688, mentre le definizioni, per un totale di numero 10.588 provvedimenti, sono aumentati del 3,13% rispetto al periodo luglio-settembre 2016.
Dalle statistiche sul contenzioso tributario, che sono state pubblicate sul sito internet del Dipartimento delle Finanze, è inoltre emerso che nelle Commissioni tributarie provinciali la percentuale di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore si è attestata al 46% del totale rispetto al 31% circa di giudizi che sono stati completamente favorevoli al contribuente, ed al 12% circa delle controversie che, invece, si sono concluse con giudizi intermedi. Per le Commissioni tributarie regionali le percentuali sono le seguenti: il 47% dei giudizi favorevoli all’Ente impositore, il 37% circa a favore del contribuente, e l’8% circa di giudizi intermedi.
Editorial Staff