Ma di cosa si tratta? Il piano anti-spread Omt (dove la sigla sta per Outright monetary transaction) è uno strumento che risale in realtà addirittura al 2012. Allora era stato ideato e messo a punto dall’ormai ex presidente della Bce, Mario Draghi. A quei tempi era stato pensato per far fronte alla violenta crisi dei debiti sovrani, ma poi non venne utilizzato. Né in quel momento, né in altre occasioni.
Il piano sarebbe basato sulla possibilità di acquistare titoli di Stato a breve termine, al fine di sostenere in questo modo l’economia dei paesi dell’Eurozona. Una soluzione che negli anni passati ha sempre portato ad un timore ben preciso, che ha costantemente impedito di attivarla: quello di violare i Trattati Ue in materia di finanziamenti diretti agli Stati.
Che cosa fa pensare dunque che questo possa essere il momento adatto per superare queste discrepanze e attivare davvero il piano Omt? In primo luogo, ovviamente, il periodo economicamente drastico dovuto al Coronavirus. Un’emergenza che tutti i paesi dell’Eurozona stanno attraversando ma che soprattutto che sono destinati ad attraversare. Inoltre, sembra che l’ipotesi sia stata anche menzionata, brevemente, la scorsa settimana durante la riunione del Consiglio direttivo della Bce.