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La Bce studia un “piano Omt”, e si valutano i coronabond

Da Editorial Staff

Marzo 26, 2020

La Bce studia un “piano Omt”, e si valutano i coronabond

La situazione legata al Coronavirus continua ad essere più che preoccupante per i singoli paesi così come per l’Unione Europea. Il forte contraccolpo subito dalle economie locali, portato dalla chiusura in diversi paesi di tutte le attività ad eccezione di quelle fondamentali, si sta ripercuotendo su tutto il sistema e così farà a lungo.

Ecco perchè l’Europa sta cercando delle soluzioni comuni. Soluzioni che possano venire incontro a tutti quei paesi che ad oggi – e presumibilmente anche in un domani prossimo – hanno concretamente bisogno di un aiuto economico. Ecco che come idea primaria nelle recenti settimane era stata valutata l’emissione di coronabond: questa la richiesta della presidente della Bce, Christine Lagarde, ai ministri delle finanze dell’Eurozona.

La risposta ai coronabond

Un’opzione, quella relativa ai coronabond, che sarebbe stata vincolata ad una tantum ben definita. E che però non ha riscosso successo. Se infatti parecchie nazioni sembravano essere favorevoli,i paesi del Nord Europa, così come anche Germania ed Olanda, non hanno accolto positivamente l’idea. Passando al vaglio tutte le ipotesi, è emersa però una posizione forte da parte dei ministri funzionari.

Questi infatti sembrano essere fortemente d’accordo con la possibilità che il Mes utilizzi per gli stati membri che necessitano sicurezza delle linee di credito precauzionali corrispondenti, all’incirca, al 2% del Pil di ogni paese. Nel frattempo però, negli ultimi giorni, è emersa un’altra idea in maniera forte: la possibilità di ricorrere, come strumento da utilizzare per il sostenimento dell’economia, al cosiddetto “piano Omt”.

In cosa consiste il “Piano Omt”

Ma di cosa si tratta? Il piano anti-spread Omt (dove la sigla sta per Outright monetary transaction) è uno strumento che risale in realtà addirittura al 2012. Allora era stato ideato e messo a punto dall’ormai ex presidente della Bce, Mario Draghi. A quei tempi era stato pensato per far fronte alla violenta crisi dei debiti sovrani, ma poi non venne utilizzato. Né in quel momento, né in altre occasioni.

Il piano sarebbe basato sulla possibilità di acquistare titoli di Stato a breve termine, al fine di sostenere in questo modo l’economia dei paesi dell’Eurozona. Una soluzione che negli anni passati ha sempre portato ad un timore ben preciso, che ha costantemente impedito di attivarla: quello di violare i Trattati Ue in materia di finanziamenti diretti agli Stati.

Che cosa fa pensare dunque che questo possa essere il momento adatto per superare queste discrepanze e attivare davvero il piano Omt? In primo luogo, ovviamente, il periodo economicamente drastico dovuto al Coronavirus. Un’emergenza che tutti i paesi dell’Eurozona stanno attraversando ma che soprattutto che sono destinati ad attraversare. Inoltre, sembra che l’ipotesi sia stata anche menzionata, brevemente, la scorsa settimana durante la riunione del Consiglio direttivo della Bce.

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