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Investire nel mattone, la casa resta il bene più prezioso per gli italiani

Da Editorial Staff

Maggio 03, 2017

Investire nel mattone, la casa resta il bene più prezioso per gli italiani

Nello scegliere un bene da tramandare agli eredi, la maggioranza degli italiani ha le idee chiare nell’identificare la casa come il bene più prezioso da lasciare poi ai figli. Questo è quanto emerso, tra l’altro, da un sondaggio a cura di Immobiliare.it che al riguardo precisa come sia il 51,7% del campione interpellato ad investire nel mattone potendo scegliere un bene da tramandare. Di contro, il restante 48,3% del campione all’investimento nella casa opterebbe, avendone la possibilità, per altre forme di investimento da lasciare in eredità ai figli.

Su un totale di circa 10 mila risposte raccolte attraverso il sondaggio di Immobiliare.it, è emerso anche che tra coloro che puntano nella casa come bene rifugio, da lasciare in eredità, non ci sono sostanziali differenze a livello di età ed anche di area geografica. In particolare, percentuali leggermente superiori alla media nazionale sono state rilevate, per area geografica, al Sud e tra gli over 60 per fascia di età.

Ma quali sono i motivi per cui la maggioranza degli italiani preferirebbe di investire nel mattone come bene da tramandare ai figli? Ebbene, nel 41,65% dei casi l’immobile viene considerato l’unico bene durevole rispetto al 29% degli interpellati che preferirebbe lasciare casa ai figli in quanto questi poi difficilmente riuscirebbero a comprare un immobile in piena autonomia a livello economico-finanziario.

Ma c’è anche il 18% che invece intende comprare una casa per i figli in modo tale che possano evitare di pagare l’affitto. Tale percentuale sale di tre punti al Sud, attestandosi al 21%, dove ancora vivere in una casa pagando un canone di locazione rappresenta nella maggioranza dei casi un ripiego all’impossibilità economica di poter acquistare un immobile.

Il desiderio di comprare casa, da parte dei genitori, è anche legato al fatto che i figli rimangano vicini a loro. Non a caso il 61,36% afferma che, avendo la possibilità di acquistare una casa, lo farebbe nella propria città. Trattasi di un desiderio che però in molti casi non è realizzabile in quanto i figli, per motivi di lavoro, vanno poi a vivere in un’altra città spesso molto lontana da quella di nascita.

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