Investimenti dei Millennials
Da Editorial Staff
Gennaio 22, 2019
I Giovani oggi la pensano in maniera diversa dai propri genitori e nonni anche rispetto alla gestione delle proprie finanze. Non stupisce che i Millennials, abbiano un modo di pensare anche parecchio diverso da quelli che oggi sono adulti maturi o anziani, la differenza di mentalità tra le generazioni sono sempre state un fatto assodato ma attualmente il solco si è forse maggiormente approfondito su molti temi.
La società odierna è completamente cambiata rispetto a quella che era solo 15 anni fa, un po’ in tutto, le auto stanno per diventare mostri di tecnologia capaci di guidare da sole, gli Smartphone hanno aperto orizzonti fino a qualche anno fa impensabili e con questi l’avvento dei Social ha rivoluzionato il modo di comunicare, in positivo e in negativo, depersonalizzando i rapporti;
Sono totalmente cambiati i valori, quelli tradizionali che oggi non sono quasi più considerati dai Millennials ma anche i valori fondamentali umani si sono trasformati, ad esempio il valore della vita propria ed altrui e il rispetto è molto calato e lo vediamo praticamente tutti i giorni nel comportamento di troppi giovani.
In tutto questo quadro dobbiamo registrare anche un modo diverso di considerare le proprie finanze da parte dei Millennials che hanno una maggiore fiducia rispetto alla gestione delle proprie finanze personali ma esiste anche una contraddizione evidenziata da un sondaggio condotto negli Stati Uniti e secondo il quale i Millennials hanno opinioni contrastanti rispetto alle Banche, agli investimenti e la gestione del Credito; ad esempio, l’87% esprime una sicurezza verso l’investimento ma in contraddizione ha ancora il proprio denaro depositato su un Conto Corrente mentre il 65% è convinto che il futuro finanziario sarà migliore, un’ espressione di ampio ottimismo ma pur con questa convinzione, non conosce affatto il proprio Score creditizio nel 52% dei casi.
Siamo nell’era digitale, tutto o quasi si fa online compresi i rapporti umani e in alcuni casi anche quelli intimi ma nonostante questo solo il 40% sarebbe favorevole a smettere di usare il denaro contante a favore dell’utilizzo di altri strumenti per le transazioni. Ancora, il 46% ritiene che investire sia troppo rischioso, insomma, nel complesso si legge una generazione che è idealmente fiduciosa rispetto alle finanze ma in concreto ha un atteggiamento opposto a quanto teoricamente dichiarato.
La Generazione Z è ancora diversa
La cosiddetta Generazione Z, i nati tra il 1997 e il 2010 per capirsi, ha un modo di pensare ancora diverso: secondo questa generazione, dati rilevati dal ricercatore americano Jason Dorsey, nel 70% degli intervistati si riscontra un reale interesse ad accrescere la propria educazione finanziaria mentre il 95%, un dato schiacciante, ritiene necessario risparmiare il denaro per imprevisti futuri e l’80% già possiede un conto in Banca. E’ evidente che la Generazione Z abbia una maggiore propensione all’investimento non solo a parole ma concretamente ed ha anche una maggiore disposizione ad approfittare di tutte le opportunità offerte del Fintech, al contrario dei Millennials che preferiscono ancora, nonostante tutto, l’approccio personale, faccia a faccia, con un consulente finanziario.
La lettura di questi dati mette in evidenza la necessità di dare sicurezza ai Millennials che hanno una propensione di base verso gli investimenti ma probabilmente si sentono ancora incerti, poco rassicurati da una giungla nel settore che li confonde e li rende timorosi nel mettere in pratica l’azione che pure è nella loro mente: Troppo forte il rischio, forse, troppe sirene di Ulisse soprattutto sul web. Dall’altra parte ci sono i giovani della Generazione Z che chiedono, in fondo, una maggiore informazione ed educazione finanziaria cui si deve una risposta seria e concreta da parte di chi di dovere. Per maggiori info e news vi consigliamo la fonte Lettoquotidiano.it
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