Insufflaggio pareti, ecco quando conviene utilizzare questa tecnica
Da Editorial Staff
Settembre 23, 2019
Spesso e volentieri, quando si parla di isolamento termico di un edificio oppure di un singolo appartamento, si fa riferimento alla tecnica dell’insufflaggio, utilizzando del materiale isolante. Si tratta senz’altro di un metodo che permette di ridurre le tempistiche di lavoro, ma anche i costi di tutta l’operazione in confronto ad altre soluzioni, ma bisogna capire caso per caso se davvero rappresenti la scelta ideale.
Ci sono tante strutture che sono state realizzate tra gli anni Cinquanta e gli Settanta, che si caratterizzano per avere una particolarità dal punto di vista costruttivo. Stiamo parlando del muro con intercapedine, ovvero quello che viene spesso ribattezzato muro a cassetta.
Interventi di isolamento termico necessari in tante case: perché viene scelto l’insufflaggio
Ebbene, l’intercapedine spesso veniva lasciata completamente vuota, oppure isolata con qualche pannello di poliuretano oppure di lana di vetro. Al giorno d’oggi, c’è una forte esigenza di intervenire su queste strutture, in modo tale da ridurre sia le spese connesso al riscaldamento che al raffrescamento degli appartamenti. Non solo, dato che la muffa spesso imperversa sulle pareti, soprattutto per colpa di successivi interventi di manutenzione che non hanno prodotto grandi risultati.
Ebbene, spesso e volentieri, la soluzione proposta dalle aziende in tal senso è rappresentata dall’insufflaggio pareti. Questa tecnica comporta di inserire all’interno dell’intercapedine, che è vuota, dei materiali isolanti. Le parete esterna, quindi, viene forata ad una certa distanza rispetto sia al pavimento che al soffitto.
Si punta su tale tecnica spesso e volentieri per l’isolamento dei sottotetti, così come di tante altre cavità costruttive. Possono essere impiegati i materiali più svariati per isolare quello spazio vuoto nell’intercapedine: ad esempio, si può scegliere la fibra di cellulosa, la lana di roccia o di vetro, il sughero granulare, la perlite, il polistirene espanso in perle o, ancora, la vermiculite granulare.
Tra i principali vantaggi che derivano dalla scelta della tecnica dell’isolamento tramite insufflaggio troviamo certamente il fatto di avere un costo nettamente limitato. Nella maggior parte dei casi, infatti, i prezzi si aggirano intorno ai 25 euro al metro quadro per ogni parete. È chiaro che poi la spesa potrebbe aumentare in base al materiale impiegato e alla tecnologia sfruttata per svolgere il lavoro.
La posa dall’esterno e quella dall’interno
L’insufflaggio può essere portato a termine sia internamente che esternamente all’abitazione. Qualora si dovesse scegliere la posa dall’esterno, c’è il vantaggio di evitare di invadere i vari ambienti domestici, senza introdurre per forza di cose operai e macchinari. Al tempo stesso, è chiaro che l’impostazione di un’impalcatura può essere più costosa, oltre al fatto che la facciata dovrebbe essere sistemata e imbiancata dopo aver provveduto all’applicazione dei fori.
Altrimenti, c’è anche la possibilità di optare per la posa dall’interno. Si tratta di un’opzione che, come si può facilmente intuire, è decisamente più invasiva. Al tempo stesso, necessita di un bel po’ di spazio di manovra e l’appartamento, spesso e volentieri, dovrebbe essere lasciato libero per permettere agli operai di lavorare senza problemi.
La posa dall’interno si caratterizza per essere la modalità scelta più di frequente qualora si fosse intenti a compiere anche altri lavori di ristrutturazione all’interno dell’abitazione. Si tratta di un’operazione, in ogni caso, che presenta delle tempistiche piuttosto limitate. Nella maggior parte dei casi, un appartamento che presenta delle dimensioni medie, può ricevere un isolamento perfetto di ogni parete perimetrale in una giornata di lavoro.
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