Il piano di salvataggio per Alitalia parla già cinese: ecco l’indiscrezione
Da Editorial Staff
Maggio 18, 2017
L’Alitalia del futuro potrebbe parlare cinese, ecco l’indiscrezione giunta nella serata di ieri sui futuri acquirenti del gruppo.
L’Alitalia è ormai una azienda in svendita. Uno dei colossi del made in Italy che ha fatto volare milioni di italiani è ormai diventata un rottame di cui disfarsi e anche rapidamente. Nelle ultime ore sono giunte dalla Cina alcune indiscrezioni secondo le quali i gruppi China Airlines e Di Hainan avrebbero avanzato serie proposte per rilevare la compagnia di bandiera italiana.
La Cina ha siglato, da pochi giorni, gli accordi commerciale per la cosiddetta ‘via della Seta’ il progetto commerciale che intende mettere in atto nel nostro paese per incrementare gli scambi commerciali con il Vecchio Continente. D’altronde l’unica strada rimasta al nostro governo per rilanciare Alitalia è quella degli investimenti privati, altrimenti Alitalia corre il rischio di vedersi smembrato l’asset per essere venduto ‘a pezzi’.
Nelle prossime ore verranno fuori ulteriori indiscrezioni che potrebbero tracciare la via della resurrezione per la compagnia di volo italiana, ridando vigore alle speranze di dipendenti e dirigenti in attesa di buone nuove per non perdere il proprio posto di lavoro. Nella serata di ieri, il ministro dei Trasporti, Del Rio, ha comunque ribadito che il governo non intende nazionalizzare la compagnia, rafforzando quindi la tesi di una possibile vendita ad investitori privati.
La soluzione più congeniale, per salvare Alitalia, sarebbe quella già adottata per l‘Ilva. Entro fine luglio dovrebbero cominciare ad arrivare le prime proposte concrete da parte degli investitori privati che potranno anche associarsi in cordate al fine di risollevare le sorti dell’azienda. Sfuma l’ipotesi di un piano parallelo da parte del governo italiano per la ristrutturazione di Alitalia. Pare ormai certo che la vendita ai privati sarà l’unica soluzione che il governo intenderà vagliare.
Articolo precedente
Migliori assicurazioni 2017 per raccolta premi ramo vita e danni
Articolo successivo
Dieselgate Fiat Chrysler: adesso l’Italia rischia la procedura di infrazione
Editorial Staff