Gratta e Vinci, col Decreto Dignità arrivano le avvertenze sui tagliandi
Da Editorial Staff
Agosto 03, 2018
Sui tagliandi dei Gratta e vinci presto apparirà la scritta ‘nuoce alla salute’. A riportarlo è ilsole24ore.com dopo che, con alcune modifiche, il Decreto Dignità, che ora passa al Senato della Repubblica, è stato approvato dalla Camera dei Deputati.
Esulta il Ministro del Lavoro Di Maio sul social network Facebook
‘Stop alla pubblicità sul gioco d’azzardo, stop alle delocalizzazioni selvagge. Stop alla burocrazia con taglio di redditometro, split payment e spesometro’, ha intanto scritto, via social network Facebook, il Ministro del Lavoro, delle Politiche Sociali e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio aggiungendo inoltre che con il Decreto Dignità arrivano pure ‘Più tutele ai lavoratori, senza penalizzare gli imprenditori onesti’.
Pure LaStampa.it, in merito ai Gratta e Vinci, sottolinea come la scritta ‘Nuoce alla salute‘ faccia sì che i tagliandi vengano ora trattati allo stesso modo delle sigarette nell’ambito di una lotta al gioco d’azzardo, con i divieti, che mira a contrastare la ludopatia con un’efficacia che, in ogni caso, sarà tutta da dimostrare.
Gioco d’azzardo: pubblicità off-limits in radio, Tv ed anche su Internet
Stando ad un’infografica che è stata pubblicata sempre su Facebook dal Ministro Lugi Di Maio, il Decreto Dignità pone il divieto, e quindi lo stop alla pubblicità del gioco d’azzardo non solo sui media tradizionali, ovverosia in Tv ed alla radio, ma anche su Internet.
Per gli imprenditori, sempre in base alla posizione dell’M5S, si dice stop a meno liquidità ed a più scartoffie in quanto con il Decreto Dignità arriva il taglio di redditometro, split payment e spesometro.
Infine, nonostante i forti dubbi che sono stati espressi e manifestati da partiti di opposizione come il PD e Forza Italia, secondo il Governo giallo-verde il Decreto Dignità rappresenta un primo passo importante nella lotta la precariato e nel superamento del Jobs Act, la riforma del mercato del lavoro fortemente voluta dall’ex Premier Matteo Renzi.
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