Fatturazione mensile operatori telefonici, Antitrust conferma le misure cautelari
Da Editorial Staff
Aprile 14, 2018
Sulle tariffe applicate con cadenza mensile dagli operatori telefonici, dopo il rientro dalla fatturazione a 28 giorni, ovverosia ogni quattro settimane, l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM) ha confermato le misure cautelari che, d’urgenza, erano state adottate lo scorso 21 marzo del 2018.
Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato: ‘Operatori definiscano le tariffe in modo autonomo’
Questo significa che gli operatori TIM, Vodafone, Fastweb e Wind Tre sono chiamati da un lato a sospendere l’attuazione del repricing oggetto dell’intesa contestata dall’Autorità, e dall’altro a definire le eventuali variazioni delle tariffe in modo autonomo.
La decisione da parte dell’Antitrust, di confermare le misure cautelari adottate d’urgenza, è arrivata a conclusione della riunione dell’11 aprile del 2018 a conferma della sussistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza anche dopo il contraddittorio con le parti. Il testo del Provvedimento dell’Antitrust, con cui ha confermato le misure cautelari, è stato già pubblicato online sul sito AGCM.it.
Codacons esulta ma mette in guardia dal rischio balzelli e costi occulti
Esulta intanto il Codacons mettendo in evidenza con una nota come le denunce che sono state presentate dall’Associazione contro i rincari ‘a cascata’ degli operatori abbiano sortito il giusto effetto.
Ora però, secondo il Codacons, c’è da sciogliere il nodo relativo ai rimborsi, collegati al persistente mantenimento della fatturazione a 28 giorni, visto che solo recentemente gli operatori telefonici sono tornati sui loro passi. Così come secondo l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti è ora molto importante vigilare affinché agli operatori non venga in mente di introdurre in maniera autonoma tariffe con balzelli e costi occulti.
Articolo precedente
Mercato libero utenze luce e gas, c’è ancora vita per il tutelato
Editorial Staff