Equity crowdfunding: cos’è e come funziona?
Da Editorial Staff
Dicembre 01, 2020
Nell’ambito della finanza digitale alternativa, si sente spesso parlare di crowdfunding. Di cosa si tratta precisamente?
Il termine crowdfunding deriva dalla lingua inglese e unisce le parole “crowd” (folla) e “funding” (finanziamento). In parole povere, si tratta di un finanziamento che parte dal basso. Un gruppo di persone decide, singolarmente, di investire il proprio denaro in progetti e opere ritenute valide e meritevoli.
Al suo interno, il crowdfunding racchiude vari settori che si differenziano per le modalità di raccolta fondi. Le differenze tra i diversi modelli esistenti e il funzionamento del processo di investimento può, talvolta, rivelarsi complesso per chi non è pratico del settore.
A tal proposito, Concrete Investing ha elaborato una guida chiara e dettagliata per quanti vogliono approfondire il tema, disponibile a questo link: come funziona il crowdfunding.
Attraverso un linguaggio semplice, esaustivo e comprensibile a tutti, la piattaforma leader nel settore in Italia e punto di riferimento per gli investimenti immobiliari, quindi, ci aiuta a comprendere meglio il fenomeno.
Come riportato nella guida, il crowdfunding si divide in 4 tipologie differenti che operano diversamente la raccolta di capitali.
Il donation crowdfunding è, generalmente, il modello scelto da associazioni no profit per finanziare un progetto con un chiaro intento solidale. Per l’investitore, infatti, non è riconosciuta nessuna ricompensa ma il denaro investito è raccolto a titolo di donazione.
Il reward crowdfunding promuove una raccolta di denaro utile alla realizzazione di un prodotto o un servizio. Il riconoscimento per l’investitore, in questo caso, consiste proprio nei primi campioni di prodotto realizzato, che viene avviato alla produzione grazie al denaro raccolto.
Il lending crowdfunding, invece, è il modello che si avvicina maggiormente ai metodi tradizionali di finanziamento. In questo caso, infatti, la ricompensa per l’investitore consiste nel guadagno derivante dall’interesse sulle somme prestate, oltre al rimborso del capitale investito.
L’equity crowdfunding, infine, si differenzia dalle altre modalità in quanto l’investitore acquisisce vere e proprie quote del capitale sociale, diventando un socio a tutti gli effetti. Le società che possono utilizzare questa tipologia di raccolta fondi possono essere startup, PMI (innovative e non) e gli Organismi d’investimento collettivi del risparmio (OICR).
Nell’equity crowdfunding la società che attiva la raccolta capitali fissa una soglia prestabilita di denaro da raccogliere. L’operazione va a buon fine solo al raggiungimento di detta somma, al contrario l’investitore verrebbe totalmente rimborsato.
Per quanto riguarda il processo di raccolta di denaro, vengono utilizzate piattaforme amministrate da gestori di diritto debitamente autorizzati ad operare dalla Consob, organo di sorveglianza e vigilanza.
Questi portali operano nel rispetto di elevati standard di sicurezza. Il loro ruolo è quello di fornire agli investitori tutte le informazioni necessarie a compiere l’investimento, tra cui schede informative, documenti societari e business plan. Le operazioni finanziarie sono, in questo modo, garantite da trasparenza e tutela verso i finanziatori.
Articolo precedente
PayPal, tutto ciò che serve sapere
Articolo successivo
Le 5 competenze da avere assolutamente nel 2021
Editorial Staff