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Equitalia, cartelle esattoriali: maxi rottamazione allo studio in legge Stabilità

Da Editorial Staff

Ottobre 11, 2016

Equitalia, cartelle esattoriali: maxi rottamazione allo studio in legge Stabilità

Nella prossima Legge di Stabilità il Governo italiano potrebbe inserire una misura riguardante le cartelle esattoriali di Equitalia a favore di circa 400 mila contribuenti. Si tratterebbe, in accordo con quanto rivelato da IlGiornale.it, di una sorta di rottamazione delle cartelle in quanto il contribuente potrebbe estinguere il debito tributario potendo fruire di un forte sconto.

E’ il Ministero dell’Economia che, in particolare, sta mettendo a punto la misura che, se inserita poi nella prossima Legge di Stabilità, potrebbe garantire all’Erario incassi attorno al miliardo di euro. In linea di massima la rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia dovrebbe prevedere da un lato l’obbligo di pagamento entro il 2017 in un’unica soluzione oppure in massimo tre rate, e dall’altro la cancellazione delle sanzioni e degli interessi sostituiti da un aggio forfettario calcolato nella misura del 3% dell’importo da pagare.

Pure l’aggio, quindi, sarebbe in percentuale molto contenuto visto che quello standard, al 6%, viene applicato quando il contribuente, ricevuta la cartella esattoriale, non paga entro i 60 giorni di tempo che ha a disposizione. Dei circa 400 mila contribuenti che potrebbero beneficiare della rottamazione cartelle esattoriali, alcuni in questo modo potrebbero saldare il debito ed evitare, per i casi di evasione fiscale gravi, il processo penale a patto che il rito processuale non sia stato già aperto.

Stando inoltre a quanto è stato riportato da IlGiornale.it, la rottamazione cartelle esattoriali di Equitalia potrebbe essere estesa anche a quei contribuenti che hanno rateizzato il proprio debito. In questo modo il contribuente sarebbe chiamato a saldare prima il debito ma ottenendo complessivamente una sensibile riduzione del debito stesso proprio attraverso la cancellazione di sanzioni ed interessi applicate sulla rate del piano di ammortamento che, lo ricordiamo, può avere una durata fino a 10 anni a patto che non si verifichi il mancato pagamento di otto rate mensili anche non consecutive.

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