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EasyJet cerca di correre ai ripari dagli effetti Brexit , chiede certificato Coa

Da Editorial Staff

Luglio 03, 2016

EasyJet cerca di correre ai ripari dagli effetti Brexit , chiede certificato Coa

Circolano notizie sull’abbandono dello scalo di Luton da parte della compagnia aerea Easyjet, imprecise in quanto la compagnia non ha mai avuto l’intenzione di abbandonare Londra ma si sta adeguando a nuovi certificati come il COA per la circolazione nel mercato libero. Si cercano nuove autorizzazioni all’esercizio nell’UE da parte di Easyjet. Ci vorrà ancora tempo, nonostante le pressioni da alcuni Paesi a far presto, per la reale ( è un gioco di parole non voluto, parlando del Paese della Regina Elisabetta) uscita della Gran Bretagna dall’UE, si parla di due anni, forse di più, forse di meno.

Il referendum che ha dato esito positivo a favore della Brexit sta provocando scompiglio più a livello politico che economico, almeno dopo il terremoto immediatamente successivo ai risultati. Diverse aziende stanno studiando strategie per evitare danni in vista dell’uscita dall’UE e tra queste anche la EasyJet.

Il nodo da risolvere sta tutto nelle concessioni di autorizzazione ad operare sui cieli d’Europa, formalmente a rischio dopo l’applicazione della Brexit. In quel momento, infatti, sarebbe tutto più difficile in ordine alla concessione di autorizzazione, essendo, poi, un Paese extracomunitario. Per questo motivo la EasyJet comunica di aver già avviato procedure di richieste di certificazione all’operatività aerea in altri Paesi UE finché ciò è ancora possibile con procedure semplificate, a salvaguardia della propria esistenza e tutela dei posti di lavoro dei propri collaboratori.

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