Quelli del Sud – tra cui Italia, Spagna e Francia – dichiarano invece di necessitare di una somma maggiore. La proposta francese è un rilancio economico che dovrebbe essere finanziato con debito comune attraverso l’emissione di Recovery bond a 15/20 anni. E il Mes? Il ministro dell’Economia italiano, Roberto Gualtieri ha escluso compromessi al ribasso: anche in questo caso dunque le carte sono in tavola ma non si è arrivati ad una soluzione univoca.
Coronavirus, Mes e Coronabond: l’Eurogruppo non trova un’intesa
Da Editorial Staff
Aprile 08, 2020
Proseguono le trattative e le discussioni all’interno dell’Eurogruppo, in uno dei momenti più delicati che l’economia mondiale possa ricordare. L’emergenza Coronavirus ha avuto pesanti contraccolpi dal punto di vista economico per tutte le nazioni, Europee e non solo. Ecco perchè i paesi membri stanno cercando in questi giorni una soluzione.
Una soluzione che possa accontentare però tutti, e che fino a questo momento non è stata ancora individuata. Nelle scorse settimane si è parlato di agevolazioni economiche consistenti, principalmente, in Mes e Coronabond. Entrambe le ipotesi però non trovano l’apprezzamento collettivo: vediamo perchè.
Eurogruppo: la situazione di Coronabond e Mes
Secondo le dichiarazioni del presidente dell’Eurogruppo, il portoghese Mário Centeno, le sedici ore di discussioni hanno portato ad essere veramente vicini ad un accordo ma ancora non in via definitiva. Permane insomma la distanza tra i Paesi membri del Sud Europa e quelli del Nord Europa. I secondi – Germania, Olanda, Austria e Finlandia – non sono favorevoli ai Coronabond e vorrebbero limitare gli aiuti UE a prestiti per 540 miliardi.
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