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Controllo fiscale redditi 2013, centomila lettere di compliance in partenza

Da Editorial Staff

Luglio 01, 2017

Controllo fiscale redditi 2013, centomila lettere di compliance in partenza

Per anomalie che sono state riscontrate dal Fisco sui redditi che sono stati percepiti nel 2013, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto il recapito, a mezzo posta ordinaria o con la Pec -Posta elettronica certificata – di circa 100 mila lettere di compliance indirizzate ad altrettanti contribuenti. I contribuenti abilitati all’accesso online ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, potranno trovare un dettagliato prospetto informativo sulla lettera di compliance direttamente dal proprio Cassetto Fiscale.

In questo modo, analizzando il prospetto, il contribuente potrà presentare, in base alle anomalie che sono state riscontrate, una dichiarazione integrativa ‘riparatrice’, oppure potrà fornire come giustificativo dei rilievi gli elementi che sono sconosciuti all’Agenzia delle Entrate così come precisa il Quotidiano telematico FiscoOggi.it.

Sulle anomalie riscontrate, attraverso i controlli incrociati, il contribuente può chiedere ulteriori delucidazioni rivolgendosi presso agli uffici territoriali delle Entrate, oppure avvalendosi dei Centri di assistenza multicanale (Cam). In più, eventuale documentazione a sostegno delle proprie ragioni può essere inoltrata dal contribuente per via telematica avvalendosi del canale di assistenza Civis.

Se invece gli errori riscontrati dal Fisco sono effettivi, allora il contribuente può sanare la propria posizione avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso potendo peraltro avvantaggiarsi di una sensibile riduzione delle sanzioni. Sanando la posizione attraverso la lettera di compliance, inoltre, il contribuente eviterà le azioni successive del Fisco che sono rappresentate dall’accertamento.

In altre parole, chi riceve la lettera di compliance da parte del Fisco può seguire due strade: regolarizzare e quindi sanare la posizione in base ai rilievi messi in evidenza nella comunicazione dall’Agenzia delle Entrate, oppure fornire tutta la documentazione necessaria e sconosciuta al Fisco che vada a giustificare pienamente le anomalie che sono state riscontrate attraverso i controlli incrociati.

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