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Conto corrente, consigli per risparmiare tra informazione e contrattazione

Da Editorial Staff

Marzo 20, 2017

Conto corrente, consigli per risparmiare tra informazione e contrattazione

I conti correnti in Italia, per costi e per servizi offerti, non sono tutti uguali. Per scegliere il conto corrente che è il meno caro, e che è in linea con le nostre esigenze per quel che riguarda la gestione del denaro e dei risparmi, occorre infatti valutare diversi fattori che spaziano dalla presenza o meno di un canone mensile da pagare ai costi annui, se previsti, per la carta Bancomat, e passando per il canone della carta di credito e per il costo di ogni singola operazione.

Costi conti correnti bancari, attenzione alle modifiche unilaterali del contratto

Su come risparmiare nella scelta del conto corrente l’UNC, Unione Nazionale Consumatori, ha stilato un decalogo con 10 consigli su come sceglierlo a partire dalla verifica di quelli che sono i costi reali del prodotto, e passando per la durata dell’offerta. Il costo di un conto corrente, infatti, è fisso solo per un certo periodo di tempo in quanto la banca, a fronte della concessione del diritto di recesso, a propria discrezione ed in via unilaterale può in qualsiasi momento variare le condizioni. Ed in tal caso la variazione delle condizioni è quasi sempre a sfavore del correntista.

Scelta conto corrente, UNC: ‘Concentrarsi sui costi’

L’UNC, nella scelta del conto corrente, raccomanda ai consumatori di concentrarsi sui costi e non sul tasso di interesse offerto dalla banca in quanto quasi sempre è basso e spesso valido solo per un periodo di tempo limitato. In merito l’Unione Nazionale Consumatori ricorda come rispetto al passato il conto corrente non rappresenti più una forma valida di investimento per far fruttare i risparmi, ma solo uno strumento per gestire la liquidità tra pagamenti ed accrediti come quelli riguardanti la pensione oppure lo stipendio.

Conto corrente a pacchetto o a consumo?

Massima attenzione, inoltre, deve essere riposta sul tipo di conto corrente che può essere a pacchetto, ovverosia con un canone e con un certo numero di operazioni e di servizi inclusi, oppure a consumo. Rispetto al conto corrente a pacchetto, quello a consumo non prevede il pagamento di un canone mensile fisso, ma più operazioni si fanno più i costi annui tenderanno a crescere.

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