Come leggere la busta paga
Da Editorial Staff
Marzo 11, 2020
Un qualunque lavoratore che a fine mese riceve insieme alla paga la copia della sua busta paga, si chiede come interpretare questo importante documento. Ovviamente quello che incuriosisce tutti è la parte concernente il calcolo della retribuzione, la differenza tra lordo e netto e così via. Quello che dunque preme fare in tal sede, lasciando ad un altro contesto la questione inerente la spiegazione della cessione del quinto, importante ai fini della paga, è indicare i punti salienti per insegnare i dipendenti la lettura della busta paga.
L’intestazione della busta paga
Nella prima parte della busta paga, concernente l’intestazione, sono contenute le cifre dello stipendio versato al lavoratore. In alto sono anche scritte le informazioni sia dell’azienda datrice sia del lavoratore.
Appare dunque evidente che l’interpretazione del contenuto di questi importante documento parte proprio dall’intestazione. In primis perché viene riportato il mese di retribuzione, alias il mese in cui si eroga lo stipendio, e poi perché sono indicate informazioni preziose.
Circa e info dell’azienda, è importante che siano indicati il numero di posizione INAIL e il numero di posizione INPS. Fondamentali sono anche i dati anagrafici aziendali e conseguenti riferimenti contrattuali. Accanto ai riferimenti dell’azienda troviamo anche la data di assunzione, il tipo di contratto, la qualifica (funzione lavorativa), la mansione (attività concretamente svolta), livello (inquadramento del lavoratore in base al CCNL in relazione alla qualifica e alle mansioni.
La retribuzione effettiva
La seconda parte che dobbiamo analizzare della busta paga sono delle voci che in particolare consentono al lavoratore di capire il funzionamento dell’effettivo stipendio ricevuto, più precisamente della cosiddetta retribuzione effettiva.
Al lordo di trattenute e contributi vengono due indicati:
- ore ordinarie;
- premi;
- ore straordinari;
- indennità ossia la cosiddetta retribuzione indiretta, cioè i giorni di ferie goduti, i permessi, le festività, la malattia, l’infortunio, la maternità ecc.
In talune circostanze previste dalla legge, potremmo anche trovarci la tredicesima o quattordicesima mensilità, anticipi sul TFR, premi di produttività, etc.
Dati previdenziali, dati fiscali, TFR e stipendio netto
La parte più corposa della busta paga concerne quella che indica le diverse voci riguardanti lo stipendio netto del lavoratore.
In primis troveremo i dati previdenziali, nella colonna delle ritenute. Sarà dunque indicato l’imponibile e il totale dei contributi, ovvero di quelle somme che il datore versa all’INPS e all’INAIL per garantire al dipendente di godere un domani della pensione di vecchiaia e di invalidità, di possibili trattamenti economici in caso di malattia e di maternità, degli assegni familiari e così via.
Dei dati fiscali possiamo dire che includono l’imponibile fiscale, l’imposta lorda IRPEF e netta IRPEF, le detrazioni d’imposta, e così via.
Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) indica l’importo di tutte le mensilità lorde maturate diviso per il coefficiente 13,5. Esso viene effettivamente versato solo in caso di cessazione del rapporto di lavoro.
A questo punto artica la voce dello stipendio netto, che pur essendo l’ultima in ordine documentale è la più importante per il lavoratore. Essa altri non è che la somma che si ottiene dalla retribuzione lorda al netto degli oneri sociali e delle trattenute fiscali a carico del dipendente.
Le trattenute IRPEF
Infine è bene prestare attenzione a quelle che sono le voci IRPEF di cui abbiamo poc’anzi accennato. Sono le categorie più delicato che rappresentano le imposte sul reddito delle persone fisiche e su cui verte poi tutto il contenuto della busta paga.
Come abbiamo infatti descritto nel paragrafo precedente, trattasi di tutte quelle voci che si trovano nella categoria dei dati fiscali della busta paga. Parliamo dunque di: imponibile fiscale, imposta lorda IRPEF, imposta netta IRPEF, detrazioni d’imposta, totale trattenute IRPEF, addizionali IRPEF.
L’IRPEF è una imposta concernente il reddito delle persone fisiche e le cui trattenute valgono in virtù dell’importo netto che la persona prende dal suo datore.
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