Bitcoin a picco senza paracadute, tornano in auge le teorie del complotto
Da Editorial Staff
Giugno 14, 2018
I prezzi del Bitcoin, sulle piattaforme di scambio, crollano sotto i 7.000 dollari e, nello stesso tempo, tornano in auge le teorie del complotto su quella che ad oggi è la criptomoneta più capitalizzata. In particolare, sono tornati a circolare i rumors relativi alle quotazioni di BTC che nel 2017, quando ha toccato i massimi storici, sarebbero state gonfiate in maniera artificiale, praticamente col trucco.
Bitcoin, prezzi gonfiati nel 2017 secondo uno studio americano
In accordo con quanto è stato riportato dall’Agenzia di Stampa Ansa.it, ad alimentare di nuovo le teorie del complotto è stato uno studio realizzato da John Griffin che, presso l’Università del Texas, è docente di Finanze. Dal Rapporto, in particolare, emerge che almeno la metà del rally del Bitcoin, registrato nel 2017, sia stato frutto di rialzi artificiali, e nello specifico di una ‘concentrata campagna di manipolazione dei prezzi‘.
Lo studio texano si basa su dati reali, per la precisione sull’esame e sull’analisi di milioni di transazioni in Bitcoin effettuate dai trader sull’exchange Bitfinex che è anche quello, in realtà l’unico, che emette pure il Tether, criptomoneta secondaria collegata alla parità con il dollaro americano.
Quotazioni Bitcoin oggi 14 giugno 2018, BTC sui minimi dallo scorso mese di febbraio
In data odierna, giovedì 14 giugno del 2018, il Bitcoin passa di mano poco sotto la soglia dei 6.500 dollari, ovverosia sui minimi dallo scorso mese di febbraio dopo aver perso quasi il 20% negli ultimi quattro giorni. Secondo quanto è stato riportato da Repubblica.it, citando il parere sul Bitcoin di un esperto, ‘Molte persone hanno acquistato a valori superiori e stanno ora cercando di uscire’.
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