Azioni Tesla: Elon Musk patteggia, multa milionaria e addio alla presidenza

I tweet pubblicati nelle scorse settimane da Elon Musk, il CEO di Tesla, sono costati cari, molto cari all’imprenditore ed inventore sudafricano naturalizzato statunitense. La Consob americana, ovverosia la Sec, nei giorni scorsi ha infatti avviato un’azione legale a suo carico per frode.

Elon Musk patteggia, potrà continuare ad essere l’amministratore delegato di Tesla

E questo dopo che, via Twitter, e quindi senza dare corretta ed adeguata informazione al mercato azionario a Wall Street, Elon Musk aveva ipotizzato il delisting delle azioni Tesla dal tabellone elettronico del Nasdaq. Il CEO di Tesla ha poi cambiato idea comunicando la decisione di lasciare la società quotata, ma il suo comportamento non è passato inosservato agli organi regolatori.

In accordo con quanto è stato riportato da IlFattoQuotidiano.it, Elon Musk ha patteggiato con la Sec per pagare una multa pari complessivamente a ben 40 milioni di dollari, potrà mantenere la carica di CEO, ma per tre anni non potrà essere più il presidente della società.

Tweet Musk, per la Sec informazioni ‘false’ e ‘ingannevoli’

In pratica, secondo la Sec, con i tweet di Elon Musk sarebbero state fornite informazioni bollate come ‘false’ ed ‘ingannevoli’ in quanto il CEO di Tesla aveva sostanzialmente lasciato intendere come fosse tutto pronto per il delisting delle azioni dal Nasdaq in quanto il finanziamento per acquistare le azioni sul mercato era pronto, e che non c’era che da attendere il voto degli azionisti.

Uno dei tweet incriminati è ‘Am considering taking Tesla private at $420. Funding secured‘, che Elon Musk ha pubblicato lo scorso 7 agosto del 2018, e che portò, tra l’altro, alla temporanea sospensione delle negoziazioni delle azioni Tesla al Nasdaq.