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Assegno di divorzio: la Suprema Corte ‘cancella’ il principio del ‘tenore di vita’

Da Editorial Staff

Maggio 11, 2017

Assegno di divorzio: la Suprema Corte ‘cancella’ il principio del ‘tenore di vita’

Ecco il contenuto delle sentenza della Suprema Corte sull’assegno di divorzio destinata a rivoluzionare il diritto di famiglia.

L’assegno di divorzio verrà calcolato, da ora in poi, solo in base al criterio di autosufficienza. Una sentenza della Corte di Cassazione ha mandato in ‘soffitta’ il vecchio criterio secondo il quale l’assegno di mantenimento doveva assecondare il rispetto del ‘tenore di vita‘, quello che l’ex marito avrebbe dovuto garantire all’ex moglie corrispondendole gli alimenti.

Secondo la sentenza della Corte di Cassazione, destinata a rivoluzionare il diritto di famiglia, il matrimonio si configura solo come ‘un atto di libertà e responsabilità’. Sposarsi non è una ‘sistemazione definitiva’ secondo la sentenza emessa ieri, che ha respinto la richiesta di una ex moglie imprenditrice che chiedeva l’assegno di divorzio al marito ex ministro, che le era già stato negato dalla Corte di Appello di Milano nel 2014.

Allora il tribunale milanese negò l’assegno perchè i redditi del marito si erano ‘contratti’ e perchè risultava incompleta la dichiarazione dei redditi della richiedente. Secondo la Suprema Corte, la decisione della Corte d’Appello non è corretta. L’assegno andava negato perchè i tempi sono ormai cambiati. Il matrimonio non va più inteso come sistemazione definitiva ma solo come effettiva comunione di vita. La conservazione del ‘tenore di vita’ non si può più configurare come un interesse giuridicamente rilevante.

Illuminante, in tal senso, giunge l’opinione espressa da Ettore Gassani (presidente dell’Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani) secondo il quale, la sentenza della Suprema Corte sull’assegno di divorzio rivoluzionerà il diritto di famiglia’ allineandosi agli orientamenti già seguiti da tempo negli altri paesi europei. Le capacità e le possibilità effettive del soggetto di poter lavorare e raggiungere potenzialmente l’autosufficienza economica diventeranno un oggetto di prova, anche presuntiva.

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