Acquisto pasta e riso, scatta obbligo etichetta di origine materia prima
Da Editorial Staff
Febbraio 14, 2018
Oggi mercoledì 14 febbraio del 2018 per la pasta, e da ieri per il riso, scatta l’obbligo dell’etichetta di origine in virtù dell’entrata in vigore di due decreti interministeriali trascorsi 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Obbligo etichetta di origine, tutti i vantaggi per il consumatore
Ne dà notizia la Coldiretti che al riguardo sottolinea come l’obbligo, per il consumatore che acquista, permetterà di conoscere per la pasta e per il riso l’origine della materia prima non solo a tutela del made in Italy, ma anche per schivare quei prodotti che, spacciati come italiani, vengono venduti in maniera ingannevole in quanto la materia prima è stata importata dall’estero.
Secondo l’Organizzazione degli agricoltori la scelta relativa all’obbligo dell’etichetta di origine per il riso e per la pasta viene applaudita dal 96% dei consumatori. E questo perché il prodotto, grazie all’indicazione d’origine in etichetta, esce finalmente dall’anonimato.
Coldiretti in difesa delle produzioni di grano italiano e dell’occupazione nel settore
Prima dell’entrata in vigore dell’obbligo la Coldiretti, tra l’altro, ricorda di essersi battuta per la salvaguardia delle produzioni di grano italiano considerando anche il fatto che spesso la produzione avviene in aree marginali del nostro Paese dove non esistono reali business alternativi. Il che significherebbe mettere in ginocchio tante famiglie di agricoltori nel momento in cui, a causa della concorrenza sleale dall’estero, gettano la spugna abbandonando le coltivazioni.
In altre parole, con l’obbligo dell’origine in etichetta sarà smascherato in tutto e per tutto quel che è avvenuto sinora ingannando spesso i consumatori in fase di acquisto dei prodotti alimentari, ovverosia l’invasione di pasta e di riso che sono stati spacciati come made in Italy, ma con la materia prima, come sopra accennato, proveniente in realtà dall’estero.
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