Pagare le tasse nel 2018, i primi cinque mesi sono tutti per il Fisco
Da Editorial Staff
Febbraio 11, 2018
Il 2 giugno del 2018 sarà commemorata la Festa della Repubblica, ma sarà pure una data coincidente con la cosiddetta liberazione fiscale detta anche in inglese ‘tax freedom day‘. A farlo presente è l’Associazione degli artigiani della Cgia di Mestre nel sottolineare come anche nel 2018 i primi cinque mesi dell’anno, per il contribuente medio italiano, saranno tutti per il Fisco al fine di pagare tutte le tasse che si devono versare nell’arco dei 12 mesi.
Contribuenti nel 2018, si guadagna solo dopo il 2 giugno
Trattasi, nello specifico, di obblighi fiscali che spaziano dal pagamento dell’Irpef all’Imu, e passando per l’Iva, le accise, la Tari, l’Irap, l’Ires e le addizionali varie solo per citare le imposte che garantiscono annualmente all’Erario i maggiori incassi.
Di conseguenza, solo dopo il 2 giugno del 2018 il contribuente medio italiano potrà finalmente iniziare a guadagnare per per se stesso e per la propria famiglia sottolinea altresì l’Associazione degli artigiani mestrina.
Giorno della liberazione fiscale, ecco come è stato calcolato dalla Cgia di Mestre
La Cgia di Mestre ha ottenuto il giorno della liberazione fiscale considerando la stima annuale del Prodotto Interno Lordo (PIL) per il 2018, e le previsioni di gettito fiscale sempre per l’anno in corso. Sebbene trattasi di un esercizio del tutto astratto, l’Associazione ha messo in evidenza come in ogni caso emerga il livello smisurato del prelievo fiscale e contributivo del Fisco sui portafogli dei cittadini residenti in Italia.
Al netto di eventuali manovre finanziarie correttive, in base alle stime dell’Associazione la pressione fiscale quest’anno scenderà di mezzo punto percentuale rispetto al 2017. Ma secondo Paolo Zabeo, che è il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, si tratta di una ‘discesa ancora troppo lenta e quasi impercettibile’.
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