Offerte telefonia, utenti intrappolati in un mercato non concorrenziale
Da Editorial Staff
Febbraio 05, 2018
Per quel che riguarda le offerte di telefonia, l’utenza in Italia continua a rimanere intrappolata in un mercato non concorrenziale. E’ questa, in sintesi, la posizione di Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc, dopo che gli operatori sono passati, anzi tornati, dalla fatturazione a 28 giorni a quella mensile.
Adoc, doppia beffa per i clienti e doppio guadagno per gli operatori
L’Associazione dei Consumatori, infatti, ha rilevato come con il ritorno alla fatturazione mensile, per le offerte di telefonia fissa, e per quelle convergenti, ci sia stata ai danni dell’utenza non solo una doppia beffa, ma anche un doppio guadagno per gli operatori del settore.
Il cambio della periodicità della fatturazione, in altre parole, non ha portato gli operatori a rinunciare alla cosiddetta tredicesima, ma hanno mantenuto i rincari generati dalla fatturazione a 28 giorni rimodulando le offerte in termini di traffico dati e di traffico voce.
Wind Tre, Adoc si rivolge all’Agcom sui messaggi alla clientela
Intanto l’Adoc, con una nota che è stata pubblicata sul proprio sito Internet, ha comunicato d’aver chiesto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) di verificare se l’operatore Wind Tre, nell’inviare ai clienti i messaggi sul cambio di periodicità delle offerte a seguito della L.172/17, abbia fornito informazioni chiare, corrette ed esaurienti.
Secondo l’Associazione dei Consumatori, infatti, i messaggi che la Wind Tre ha inviato ai propri clienti ‘non espongono in modo trasparente e chiaro i presupposti e i termini delle nuove condizioni contrattuali‘.
Intanto, per quel che riguarda non la telefonia, ma la pay Tv, l’Unc – Unione Nazionale Consumatori, ha reso noto d’aver inviato a Sky una diffida invitandola a non aumentare i prezzi degli abbonamenti con il passaggio/ritorno dalla fatturazione a 28 giorni a quella mensile.
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