Trovare lavoro in Italia, amici e parenti sono preziosi in otto casi su dieci
Da Editorial Staff
Gennaio 22, 2018
Per trovare lavoro in Italia la via che è rappresentata dall’invio massivo del curriculum alle aziende, oppure dalla partecipazione ai concorsi pubblici, forse non è quella giusta per passare da disoccupati ad occupati. Questo almeno stando ad un Rapporto di Eurostat da cui è emerso, infatti, che in Italia in oltre otto casi su dieci, e precisamente nell’82% dei casi, per trovare lavoro ci si rivolge agli amici ed ai parenti.
Rapporto Eurostat terzo trimestre 2017 sulla ricerca di lavoro
Nel dettaglio, dal Rapporto Eurostat, su dati del terzo trimestre 2017, sulla ricerca di lavoro, è emerso che in Italia l’81,9% degli italiani alla ricerca di un’occupazione si è rivolto non solo a parenti ed amici, ma in certi casi pure ai sindacati rispetto ad una media Ue che, al secondo trimestre del 2017, era pari al 68,9%.
Ne consegue che, in accordo con quanto è stato riportato e messo in risalto dall’Agenzia di stampa Ansa.it, nel nostro Paese c’è ancora grande sfiducia sul fatto che chi è disoccupato possa trovare lavoro rivolgendosi ed affidandosi alle strutture pubbliche.
Ricerca lavoro in Italia, flop anche per le agenzie private
Solo uno su quattro, tra coloro che cercano lavoro, si rivolgono in Italia ad un ufficio pubblico, e addirittura si scende al 14,4% per le agenzie di lavoro private rispetto a percentuali che, nel resto d’Europa, sono decisamente più alte a partire dal 32,9% della Francia e passando per il 21% nel Regno Unito.
Di conseguenza, stando ai dati che sono stati forniti da Eurostat, la riforma del lavoro in Italia, con il Jobs act del Governo Renzi, non sembra che ad oggi abbia garantito buoni risultati dal lato della ricollocazione dei disoccupati ed in generale dal fronte delle politiche attive e di sostegno all’occupazione.
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