Pagare le tasse, ecco i settori con maggiore propensione ad evadere
Da Editorial Staff
Gennaio 07, 2018
L’imponibile evaso in Italia dalle imprese e dalle partite Iva ammonta a 93,2 miliardi di euro. A stimarlo è l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre in accordo con uno studio che è focalizzato proprio sulla sotto-dichiarazione del reddito di impresa.
Evasione aziende, i settori con la maggiore sotto-dichiarazione del reddito
Considerando la quota di imponibile evaso in campo alle aziende, i settori con la maggiore propensione ad evadere spaziano dalle attività legali e di contabilità, a quelle scientifiche e tecniche, e passando per gli studi di architettura e di ingegneria, le attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale, i servizi veterinari, i servizi e le attività legate ai collaudi ed alle analisi tecniche, ed altre attività professionali.
Sul totale dell’economia non osservata, che è stimata in ben 207,5 miliardi di euro annui, il 44,9% è riconducibile all’evasione delle aziende rispetto al 37,3% di evasione fiscale che è direttamente legata e collegata al lavoro irregolare, ed al 17,8% che invece è frutto di affitti in nero e di attività illegali.
Libere professioni con il maggior tasso di incidenza per la sotto-dichiarazione
Su quello che è il valore aggiunto totale prodotto, l’Associazione degli artigiani mestrina, su dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), fa presente che è nelle libere professioni che si registra la maggiore incidenza della sotto-dichiarazione del reddito di impresa con a seguire il commercio al dettaglio ed all’ingrosso, e poi i trasporti, i comparti dell’alloggio e della ristorazione, ed il settore delle costruzioni.
Più bassa è invece l’incidenza dell’evasione fiscale, sul totale del valore aggiunto prodotto, in settori che spaziano dai servizi alla persona alla produzione di beni alimentati e di consumo, e passando per la sanità, per l’istruzione e per altri servizi alle imprese.
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