Tari gonfiata, Ministero Economia chiarisce: parte variabile si applica una sola volta
Da Editorial Staff
Novembre 21, 2017
Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla cosiddetta Tari gonfiata, ovverosia su somme oltre il dovuto chieste ai cittadini per la tassa sui rifiuti, da parte di alcuni Comuni non ancora tutti identificati, il Ministero dell’Economia con una Circolare pubblicata online è intervenuto ufficialmente per fare chiarezza e per affermare, tra l’altro, che per quel che riguarda proprio la Tari ‘la parte variabile si applica una sola volta’.
Il Ministero, sul caso della tari gonfiata, fa presente che alcuni Comuni hanno moltiplicato la parte variabile della tassa sui rifiuti, sbagliando, per il numero delle pertinenze. E questo ha portato i cittadini a pagare importi più alti rispetto all’applicazione della quota variabile della tassa per una sola volta, ovverosia nella maniera corretta.
I calcoli errati che hanno portato alcuni Comuni italiani a far pagare ai cittadini di più per la Tari, sempre secondo il MEF, non troverebbero alcun supporto normativo, il che significa che a favore di chi ha pagato di più si spalancano le porte per i rimborsi o comunque per uno storno sul prossimo pagamento della tassa sui rifiuti pari proprio alle maggiori somme pagate.
Potenzialmente i rimborsi Tari, in quei Comuni dove effettivamente i conteggi sono stati errati, scattano a partire dal 2014 che è l’anno in corrispondenza del quale la specifica tassa sui rifiuti in Italia è entrata in vigore. Intanto il Codacons ha messo in evidenza come la posizione del MEF confermi quelle che sono state le tesi dell’Associazione già evidenziate nei giorni scorsi quando sul proprio sito Internet aveva già pubblicato il modulo facsimile per procedere con la richiesta di rimborso Tari.
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