Olio extravergine made in Italy 2017, giù il raccolto annuale ma non la qualità

Sta arrivando l’olio nuovo made in Italy, poco ma buono. A darne notizia è la Coldiretti nel precisare che la produzione 2017, rispetto allo scorso anno, risulta essere in calo dell’11%, mentre resta saldo il primato europeo per quel che riguarda la qualità degli extravergini di oliva Dop e Igp, ovverosia a denominazione di origine e ad indicazione geografica protetta. L’organizzazione degli agricoltori ha spiegato il calo della produzione di olio italiano con l’andamento anomalo del clima a partire dall’inverno che è stato particolarmente rigido, e passando per le gelate primaverili e, in ultimo, per la lunga fase di siccità estiva.

La qualità dell’olio italiano per il 2017, in particolare, viene confermata dal fatto che il prodotto sarà destinato a ben 46 marchi che sono riconosciuti dall’Unione Europea. La Coldiretti, considerando il calo della produzione di olio nostrano, mette comunque in guardia dal rischio di importazioni che poi portino alla vendita di olio straniero spacciato come italiano. E questo anche perché le diciture obbligatorie, finalizzate a identificare la provenienza delle miscele di olive, sono spesso riportate con caratteri molto piccoli dietro le bottiglie, ovverosia in posizioni che sono poco visibili per il consumatore al momento dell’acquisto.

In base ad un’indagine Coldiretti/Censis, inoltre, al ristorante bisogna allo stesso modo fare attenzione al tipo di olio che viene portato a tavola per condire le pietanze servite. E questo perché è emerso che, nel 22% dei casi, le oliere al ristorante sono fuorilegge in quanto non rispettano l’obbligo del tappo anti-rabbocco che con una legge europea, poi adottata anche dal Parlamento italiano, è entrata in vigore tre anni fa.