Indici sintetici di affidabilità fiscale, eccoli con le relative attività economiche
Da Editorial Staff
Settembre 23, 2017
Sono pronti i primi 70 Isa, sigla che sta a identificare gli indici sintetici di affidabilità fiscale che porteranno al pensionamento degli studi di settore. FiscoOggi.it, che è il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate, rende noto infatti che con apposito provvedimento, datato 22 settembre del 2017, sono state fissate le attività economiche collegate ai 70 Isa. Nel dettaglio, 29 indici sintetici di affidabilità fiscale riguardano le attività economiche del settore del commercio, 17 per le attività economiche del settore dei servizi, 15 Isa per le attività economiche del settore delle manifatture, e 9 per le attività professionali.
Nel passaggio tra i due indicatori, ovverosia dagli studi di settore agli Isa, i tempi di aggiornamento cambiano come segue: per gli studi di settore i tempi di revisione, precisa altresì l’Agenzia delle Entrate, erano fissati a tre anni, mentre per gli indici sintetici di affidabilità fiscale si scende a ‘due anni dalla prima applicazione o dall’ultima revisione’.
Secondo l’Amministrazione Finanziaria dello Stato, con il passaggio dagli studi di settore agli indici sintetici di affidabilità fiscale ci sarà la possibilità di instaurare tra il Fisco ed i contribuenti un nuovo rapporto. E questo perché i nuovi indicatori permetteranno ai professionisti ed alle imprese di verificare la correttezza della loro condotta con maggiore trasparenza.
In particolare, con gli Isa l’attendibilità del percorso fiscale del contribuente può essere misurata, in una scala da 1 a 10, facendo leva su un insieme di indicatori elementari di affidabilità ed anche di anomalia. Più alto è il valore della scala, più il contribuente potrà fruire di determinati benefici. Tra questi benefici, ad esempio, c’è l’esonero dall’apposizione dei visti di conformità per la compensazione di crediti oppure di rimborsi sull’Imposta sul valore aggiunto (Iva) entro un certo importo.
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