Cambio euro dollaro
Donald Trump
euro struttura tecnica
Cambio euro-dollaro supera area 1,06: occhio a Trump ed alla struttura tecnica
Da Editorial Staff
Gennaio 13, 2017
Niente parità euro dollaro sul mercato Forex. Anzi, la moneta unica nei confronti del biglietto verde si sta rafforzando al punto che la struttura tecnica di medio termine potrebbe subire delle inaspettate variazioni considerando che sinora lo scenario per l’euro è stato ribassista.
Ad indebolire il biglietto verde è stato l’ultimo discorso del Presidente eletto Donald Trump in vista del suo insediamento alla Casa Bianca. In particolare, il 45-esimo Presidente degli Stati Uniti d’America ha confermato che creerà un fondo fiduciario che permetterà alla famiglia di occuparsi dei suoi affari personali ed imprenditoriali visto che guidare la prima potenza mondiale non può permettere altre distrazioni.
Decisamente più incertezza al momento sembra esserci sulle politiche legate all’immigrazione che Donald Trump intenderà portare avanti a partire da quelli che saranno i rapporti con il Messico. Inoltre, c’è da vedere se e come Donald Trump affosserà la riforma del sistema sanitario di Barack Obama, la cosiddetta ObamaCare che ha portato, tra l’altro, ad un’impennata dei premi delle polizze.
Oltre che a Donald Trump, si guarda chiaramente per l’euro dollaro anche alle decisioni della Federal Reserve sul livello dei tassi di interesse di riferimento. Ricordiamo al riguardo che i meeting del FOMC, il Federal Open Market Committee, saranno in tutto 8 nel 2017 a partire da quello del 31 gennaio – 1 febbraio del 2017 quando in teoria potrebbe esserci il primo dei tre aumenti dei tassi di interesse che la Fed dovrebbe effettuare nel corso dell’anno. Queste le altre date 2017 per il FOMC: 14-15 marzo, 2-3 maggio, 13-14 giugno, 25-26 luglio, 19-20 settembre, 31 ottobre – 1 novembre, 12-13 dicembre del 2017.
La tempistica legata all’aumento del costo del denaro negli USA dipenderà dal tasso di crescita con cui l’economia a stelle e strisce tenderà ad espandersi. Si guarderà in particolare all’andamento dell’inflazione, ai dati provenienti dal mercato del lavoro ed a quelli sul GDP, il Gross Domestic Product.
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