Modello business plan: come strutturarlo?
Da Editorial Staff
Marzo 31, 2021
Nel momento in cui si decide di dare vita ad un’impresa, è fondamentale creare un business plan.
Il business plan – anche chiamato piano di fattibilità – consiste in un’accurata presa in analisi di ogni possibilità propizia e di ogni incognita, le quali è bene prevedere per evitare di trovarsi impreparati nel momento in cui dovessero verificarsi.
La scelta della corretta struttura per il proprio business plan è di fondamentale importanza in quanto deve permettere di conoscere ogni dettaglio dell’azienda.
Prima di prendere in analisi le varie componenti che devono essere inserite all’interno del modello di business plan, è importante comprendere il motivo per cui è così importante realizzarlo.
Lo scopo finale del piano di fattibilità è quello di accertarsi della validità a livello economico dell’idea imprenditoriale, identificandone le risorse umane e monetarie indispensabili per avviare l’impresa.
È bene notare che, a seconda della tipologia di azienda, il modello adottato per il business plan dovrà subire alcune modifiche, motivo per il quale in questa sede ci limiteremo a identificarne gli elementi principali ed immancabili.
Riassumendo, il business plan è un mezzo di amministrazione importantissimo, una documentazione strategica, schematica e dettagliata di ogni obiettivo aziendale. Inoltre, non si tratta di un documento statico che dopo essere redatto non necessiterà mai di ulteriori modifiche. Durante il corso della sua vita, un’impresa attraversa tre fasi, ovvero “start-up”, “sviluppo” e “maturità”, durante le quali incrementa i ricavi così come il personale, motivo per cui risulta essenziale aggiornare il business plan. Si tratta quindi di un documento dinamico indispensabile per la buona direzione dell’impresa.
Iniziamo a prendere in analisi le varie componenti che devono assolutamente essere presenti in un buon business plan.
Executive Summary
Oltre ad essere la prima parte del business plan è anche la più rilevante, in quanto rappresenta l’introduzione al progetto. Il suo scopo è quello di permettere al lettore di conoscere a grandi linee il prospetto aziendale, e per questo motivo è proprio la prima sezione presa in analisi dai potenziali investitori!
Nella redazione dell’executive summary sono fondamentali la chiarezza e l’utilizzo di espressioni dirette, prive di giri di parole. Il linguaggio dovrà attirare l’attenzione di chi legge, esponendo tutti i componenti principali del progetto nella loro efficacia e particolarità.
Per redigere un executive summary degno di nota è necessario tenere bene a mente quali sono le sue funzioni principali, ovvero illustrare le basi su cui si fonda il progetto ed esplicare i cambiamenti nei trends di crescita, il tutto prestando particolare attenzione alla sintesi. Consigliamo vivamente di non inserire slogan e di non creare un piano troppo vistoso, in quanto potrebbe essere interpretato come inconsistente e superficiale. Anche lo stile di scrittura dovrà essere curato nei minimi dettagli, facendo attenzione a non fare dichiarazioni prive di dati di sostegno.
Descrizione dell’impresa
Questa parte del Business Plan deve essere dedicata interamente all’esposizione delle peculiarità dell’impresa, a partire dalla mission fino ad arrivare alla trattazione di tutti gli obiettivi previsti.
Bisognerà descrivere nei minimi dettagli l’impresa, il settore nel quale si troverà ad operare, gli elementi che possono determinarne il successo sul mercato, le fragilità, gli eventuali risultati già conseguiti e gli obiettivi a breve, medio e lungo termine. È bene prestare particolare attenzione a quest’ultimo argomento, in quanto è fondamentale che gli obiettivi vengano esplicitati con chiarezza, senza tralasciare gli utili netti e lordi e il ritorno sugli investimenti. Importantissima anche la determinazione dei key performance indicators.
Definizione dei prodotti o servizi
In questa sezione bisogna esporre, in tutti i loro particolari, i prodotti o i servizi che l’azienda offrirà una volta presente sul mercato. È indispensabile precisare se tali beni o servizi siano già presenti in commercio, se siano pronti per essere commercializzati oppure se si trovino ancora in fase di progettazione.
Nel caso in cui i prodotti non siano ancora inseriti all’interno del mercato bisognerà indicare la data di lancio o il “time to market”.
Questa parte del business plan dovrà anche occuparsi di esporre ciò che differenzia il prodotto o il servizio offerto da quelli già presenti sul mercato.
Per quanto riguarda il prodotto, quindi, bisognerà trattare dettagliatamente le sue caratteristiche materiali, gli obiettivi che si pone di raggiungere, ciò che lo differenzia dai competitors ed eventuali trasformazioni passate o future.
La cura verso i dettagli è ciò che fa la differenza tra un buon business plan e uno mediocre, motivo per il quale è fondamentale che all’interno di questa sezione nessuna peculiarità venga trascurata.
Analisi settoriale
Analizzare il settore nel quale si è intenzionati ad inserire la propria azienda può aiutare a comprendere al meglio sia le buone occasioni sia le difficoltà che possono presentarsi, per questo motivo non è un’operazione da sottovalutare.
Studio del mercato
Una volta preso in analisi il settore, è fondamentale effettuare un accurato studio del mercato d’inserimento, in modo tale da valutare l’ambiente in cui l’azienda si troverà ad operare.
Strategia di marketing
Questa sezione del business plan consiste nella definizione delle linee guida atte al conseguimento dei diversi obiettivi che l’azienda si è posta precedentemente, e che quindi dovrà seguire nel tempo.
Per delineare la tattica aziendale è indispensabile considerare le indagini di settore e mercato, definendo le leve del Marketing Mix, ovvero prodotto, prezzo, punto vendita e promozione.
Struttura del management
Un’organizzazione impeccabile è la base per lo sviluppo di una solida azienda, per questo motivo un management abile e competente risulterà molto più efficiente nell’attirare l’attenzione dei potenziali investitori. È necessario prestare particolare attenzione alla redazione di questa sezione del business plan, ma in questo articolo ci limiteremo ad elencare le tre parti imprescindibili che devono comporla, ovvero:
- Individuazione delle funzioni
- Designazione di caratteristiche ed abilità
- Introduzione dei soggetti
Piano operativo
In quest’ultima sezione vengono descritte le metodiche di concretizzazione dei propri prodotti o servizi. Rappresenta, quindi, il delicato passaggio “dalla teoria alla pratica”. È fondamentale inserire all’interno di questa parte quattro argomenti determinanti, ovvero:
- Sviluppo del prodotto
- Elaborazione
- Supporto post-vendita
- Elementi esterni influenti
Infine, è necessario inserire i metodi di risoluzione di incognite relative a pianificazione pratica di lavoro, capitali e approvvigionamenti e relative alle metodiche di produzione, politiche adoperate con forza vendita e fornitori.
Se nonostante questa breve guida organizzare un business plan dovesse risultare troppo complicato, ecco spiegato come scrivere un business plan su un foglio excel.
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