Cosa sono i minibond
Da Editorial Staff
Settembre 01, 2020
Gestire un’impresa vuol dire occuparsi di una quantità di incombenze estremamente elevata che va ben oltre il semplice svolgimento del lavoro in senso stretto, in qualsiasi settore ci si trovi ad operare. È necessario occuparsi del personale, dalla fase dell’assunzione alla formazione, senza trascurare la necessità di creare un ambiente di lavoro stimolante e performante.
Si dovranno curare i rapporti con i clienti, occupandosi di quelli esistenti e lavorando su quelli potenziali, gestire il rapporto con i fornitori e farsi carico di tutte le incombenze di natura economica. In quest’ultimo ambito ci si potrà trovare spesso nella situazione di dover reperire capitali per finanziare l’attività. Ed è rispetto a quest’ultimo punto che si potrà sentire parlare di minibond.
Che cosa sono i minibond
I minibond sono degli strumenti pensati per consentire alle aziende non quotate in Borsa di reperire fondi da parte di investitori attraverso una forma innovativa di finanziamento; in cambio dei fondi ricevuti, le imprese rilasciano dei titoli di credito: questi ultimi sono i minibond. Si tratta, in buona sostanza, di una forma di titoli con le stesse caratteristiche delle obbligazioni ma estremamente più facili da emettere in quanto meno complicati rispetto alle procedure e meno costosi delle obbligazioni.
Attraverso il rilascio di minibond, le aziende possono attingere quindi al mercato dei capitali ricevendo i fondi di cui necessitano senza doversi rivolgere al classico sistema bancario e degli istituti di credito.
Le caratteristiche dei minibond
Essendo dei titoli con le stesse caratteristiche delle obbligazioni, anche per i monibond sono previsti una data di scadenza e un tasso di interesse che viene periodicamente corrisposto al finanziatore attraverso il pagamento di una cedola.
Da chi possono essere emessi
I minibond, come abbiamo già accennato, possono essere emessi da società italiane non quotate in Borsa, tuttavia sono escluse le banche e le microimprese. È necessario che abbiano un organico composto da almeno 10 dipendenti e un fatturato di oltre due milioni di euro; inoltre, l’ultimo bilancio aziendale deve essere stato certificato da un revisore esterno.
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