Maire Tecnimont, nuovo e importante progetto basato sull’Open Innovation
Da Editorial Staff
Luglio 23, 2020
Nel campo dell’ingegneria impiantistica è uno dei leader da diversi anni e si è fatto conoscere in modo particolare per il grande lavoro che viene svolto a livello di idrocarburi, con la produzione di fertilizzanti, petrolchimico, oil & gas refining: stiamo parlando di Maire Tecnimont, uno dei gruppi industriali multinazionali più all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.
La grande crescita del gruppo Maire Tecnimont
Uno dei punti di forza di Maire Tecnimont è sicuramente la sua capacità di offrire sempre valide ed efficaci soluzioni in tema di trasformazione delle risorse naturali in prodotti estremamente innovativi. Il focus principale del gruppo riguarda il trend in aumento legato alle energie rinnovabili e, nello specifico, alla green chemistry.
Tra ricavi che superano i 3,3 miliardi di euro, oltre che un portafoglio ordini che ha oltrepassato ormai una soglia pari a 6,4 miliardi di euro, stando a dei dati relativi al 2019, Maire Tecnimont è stata protagonista di una crescita progressiva nel corso degli ultimi anni, sia dal punto di vista delle dimensioni che in riferimento ai risultati raggiunti.
I progetti futuri
Maire Tecnimont, chiaramente, non ha alcuna intenzione di arrestare il suo processo di crescita e pensa in grande anche e soprattutto per quanto riguarda i progetti futuri, puntando tutto su un aspetto come l’innovazione continua. Uno di questi progetti è sicuramente il finanziamento della cattedra di Open Innovation. Una collaborazione molto importante, quella che ha preso il via tra il rettore della Luiss Guido Carli di Roma, ovvero Andrea Prencipe, ed Henry Chesbrough, ovvero il direttore del Garwood Centre for Corporate Innovation dell’Università della California in quel di Berkeley.
Il concetto di Open Innovation
Una vera e propria rivoluzione nell’universo del business attuale: è questo ciò che rappresenta l’Open Innovation, ovvero un sistema di sviluppo aziendale che sfrutta proprio questa commistione di risorse per promuovere delle idee sempre più innovative, in modo particolare in ambito tecnologico.
Cosa cambia in confronto al passato? È possibile rilevare un coinvolgimento molto più attivo del gruppo di interni ed esterni all’interno dell’iter di sviluppo che porta, spesso e volentieri, a dei progetti in grado di raccogliere un grande successo.
C’è un fattore che rappresenta la principale differenza tra l’Open Innovation e tutti gli altri sistemi di collaborazione che mirano all’innovazione e corrisponde alla ricerca di partnership non ovvie, che siano in grado di mettere sul tavolo un livello di conoscenze e competenze, ma anche idee, soluzioni, nuovi strumenti e proposte assolutamente variegate, spesso lontane da ogni convenzione attuale.
E chi immagina che il professor Chesbrough possa curare solamente la cattedra di insegnamento, si sbaglia di grosso, visto che curerà anche un progetto di ricerca che riguarda un approfondimento sui principi che stanno alla base di questa disciplina. Le aziende che riceveranno questo tipo specifico di formazione, avranno una grande opportunità, ovvero quella di raggiungere degli obiettivi molto importanti in vari ambiti, come ad esempio quello economico, sociale e ambientale. Un sistema, quello dell’Open Innovation, che ha portato un evidente cambiamento anche in riferimento al sistema con cui si acquisiscono le conoscenze più importanti.
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