Fare la spesa, centri commerciali preferiti con il calo dei consumi

In Italia, rispetto all’anno pre-crisi, le famiglie spendono meno specie al Sud. Come diretta conseguenza c’è stato un calo dei consumi ed anche un cambiamento in merito ai canali d’acquisto in quanto, ha rilevato la Cgia di Mestre, le famiglie preferiscono sempre di più fare la spesa nei centri commerciali rispetto ai piccoli negozi.

Negozi di prossimità e botteghe artigiane in difficoltà

Di conseguenza, nonostante negli ultimi anni la spesa per consumi delle famiglie, rispetto ai periodi bui della crisi, sia tornata leggermente a salire nel nostro Paese, a pagare dazio sono stati i negozi di prossimità e le botteghe artigiane che vivono quasi esclusivamente degli acquisti che vengono effettuati dai nuclei familiari.

In accordo con quanto è stato dichiarato da Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi dell’Associazione degli artigiani mestrina, nel periodo dal 2007 al 2018 in Italia il valore delle vendite al dettaglio nella grande distribuzione ha fatto registrare un incremento del 6,5%, mentre per i piccoli negozi di vicinato e per l’artigianato c’è stato un crollo del 14,5%.

I consumi in Italia nel 2018, confermato il trend delle vendite a due velocità degli anni precedenti

La tendenza sopra indicata, riferisce altresì la Cgia di Mestre, è proseguita pure nel 2018 con un calo delle vendite dell’1,3% nei piccoli negozi, ed un +0,9% registrato invece per i grandi magazzini, per i discount e per le vendite nei supermercati. Ed il tutto mentre continua sempre più massiccia la diffusione in Italia degli acquisti online, ovverosia dell’e-commerce.

‘Alle piccole e piccolissime imprese, in particolar modo, il calo dei consumi delle famiglie ha creato non pochi problemi finanziari, costringendo molte partite Iva a chiudere i battenti’, ha dichiarato, tra l’altro, il segretario della Cgia di Mestre Renato Mason.