Economia italiana a ritmo di lumaca, crescita zero dal 2000 ad oggi
Da Editorial Staff
Gennaio 26, 2019
Dal 2000 al 2018 la crescita dell’economia italiana è stata prossima allo zero in ragione di un’espansione del Pil media annua pari ad appena lo 0,2%. Questo è quanto, tra l’altro, ha messo in evidenza l’Associazione degli artigiani della Cgia di Mestre che, inoltre, ha posto l’accento come l’Italia sia cresciuta sul filo dello zero rispetto invece alla crescita robusta dei due ventenni precedenti. Se infatti tra gli anni ’80 e ’90 c’è stata una crescita media del Pil pari al 2%, tra il 1960 e la fine degli anni ‘70, in pieno boom economico, la crescita media annua è stata addirittura pari al 4,8%.
Perché l’Italia cresce al rallentatore da un ventennio
L’economia dell’area euro, invece, negli ultimi 18 anni è cresciuta del 30%, ovverosia di ben 7 volte di più rispetto all’Italia. Inoltre, per il breve termine, il trend di crescita al rallentatore del nostro Paese sembra essere destinato a continuare visto che in tutto il Vecchio Continente è in corso un rallentamento della crescita.
Secondo Paolo Zabeo, che è il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, l’Italia è inserita purtroppo in un trend di stagnazione secolare che si spiega con l’eccesso di burocrazia, con l’elevata pressione fiscale, ma anche, tra l’altro, con il deficit infrastrutturale e con la bassa produttività del sistema Paese.
Grecia e Italia fanalini di coda per crescita post-crisi
Considerando la crescita post-crisi, l’Italia è inoltre penultima, tra i 19 Paesi dell’Euro, per quel che riguarda il Pil ancora da recuperare, pari al 4,1% Il crollo che è avvenuto in questi ultimi anni, sempre secondo quanto è stato rilevato dalla Cgia di Mestre, si spiega con la lunga crisi finanziaria ed economica, ma anche con i ‘vincoli sull’indebitamento netto che ci sono stati imposti da Bruxelles’.
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