Bankitalia, taglio stime Pil spalanca le porte alla recessione?
Da Editorial Staff
Gennaio 20, 2019
Le revisione al ribasso delle stime sulla crescita del Pil italiano nel 2019, spalancherà le porte ad una recessione tecnica per l’economia del nostro Paese? E’ questa la domanda chiave di questo weekend, per il futuro del sistema Paese, dopo che la Banca d’italia ha dato una vera e propria sforbiciata sulle previsioni di crescita per l’anno in corso dall’1% a +0,6% per il Pil.
Il vice premier Luigi Di Maio respinge al mittente le stime sul Pil della Banca d’Italia
A respingere al mittente queste previsioni, tra gli esponenti del Governo italiano, è stato Luigi Di Maio, il vice presidente del Consiglio e Ministro del Lavoro, delle Politiche sociali e dello Sviluppo Economico. Il vice premier, tra l’altro, ha contestato pure il timing con cui Bankitalia ha rilasciato queste stime visto che sono arrivate proprio all’indomani del varo del cosiddetto decretone su reddito di cittadinanza e su quota 100 per quel che riguarda le pensioni.
Più caute, invece, sono state le dichiarazioni e le reazioni di Giuseppe Conte, il Presidente del Consiglio dei Ministri, che in merito ha rimarcato l’importanza delle misure in manovra che sono giudicate espansive dall’Esecutivo, e che quindi andranno a contrastare l’eventuale rallentamento del ciclo economico in Italia.
I sindacati in piazza, contro la manovra del Governo giallo-verde, il 9 febbraio 2019
Intanto, salvo una eventuale revoca, per il prossimo 9 febbraio del 2019, proprio contro la manovra, a scendere in piazza saranno compatti di Sindacati di Cgil, Cisl e Uil nonostante il Premier Giuseppe Conte abbia confermato non solo l’apertura al dialogo, ma anche l’istituzione di tavoli tecnici su varie questioni.
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